Come in gran parte d’Italia, la capitale riparte con gli appuntamenti culturali dal vivo. Oltre alla tanto attesa e discussa mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale, c’è anche la World Press Photo Exhibition al Palazzo delle Esposizioni.
La rassegna, inizialmente programmata per il 25 aprile e rinviata a causa dell’emergenza sanitaria, espone in anteprima nazionale le 139 foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo World Press Photo, che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti.
World Press Photo Exhibition: cos’è
La World Press Photo è un’organizzazione no-profit nata nel 1955 ad Amsterdam, per sostenere la fotografia professionale a livello internazionale e incentivare il fotogiornalismo. Sostenuta dalla Lotteria olandese, oltre ad organizzare da 65 anni il più prestigioso e ambito concorso mondiale di fotogiornalismo, la fondazione promuove i propri obiettivi organizzando progetti educativi, seminari e laboratori in tutto il mondo.
Ogni anno, i vincitori del contest partecipano ad una cerimonia di premiazione alla Oude Kerk, ad Amsterdam. L’inaugurazione del Festival apre la grande mostra itinerante che tocca circa 40 Paesi del mondo. Per ovvie ragioni, quest’anno la cerimonia in presenza è saltata e i nomi dei vincitori sono stati proclamati online il 16 aprile.
I lavori che la giuria della fondazione ha dovuto valutare quest’anno sono stati più di settantamila, con circa quattromila fotografi partecipanti, provenienti da centoventicinque Paesi. I finalisti sono solo 44, tra cui spiccano però ben sei italiani (Fabio Bucciarelli, Luca Locatelli, Alessio Mamo, Nicolò Filippo Rosso, Lorenzo Tugnoli e Daniele Volpe).
Dopo la tappa di Roma, i lavori saranno visibili anche in altre città d’Europa e a Montreal, in Canada, con ultima tappa la Germania a dicembre.
World Press Photo Exhibition 2020 a Roma
Questa 63° edizione, seppur in ritardo, si conferma come uno degli appuntamenti più attesi di ogni anno, capace di restituire e al mondo intero la capacità evocativa delle immagini nonché uno sguardo diretto e reale su ciò che al contempo accade nel mondo.
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma sarà dunque possibile osservare, tra le altre, la foto che si è aggiudicata il voto di foto dell’anno: Straight Voice. Dell’artista Yasuyoshi Chiba, lo scatto ritrae un giovane che durante un blackout in una manifestazione in Sudan, viene illuminato dai telefoni dei suoi amici per recitare una poesia. La manifestazione si è tenuta in Sudan il 19 giugno 2019, in protesta per reclamare un governo democratico nel Paese.
‘Straight Voice’ by Yasuyoshi Chiba (Japan), Agence France-Presse, awarded the World Press Photo of the Year and 1st…
Pubblicato da World Press Photo su Giovedì 23 aprile 2020
Una foto decisamente evocativa, soprattutto nel contesto conflittuale che si sta vivendo nelle ultime settimane, capace di ispirare e di dare speranza.
Saranno in mostra anche il reportage vincitore della categoria “World Press Photo Story of The Year” (del fotografo Romain Laurendeau, dal titolo Kho, The Genesis of Revolt), una selezione di foto iconiche che hanno vinto il premio di foto dell’anno dal 1955 ad oggi e una sezione di Digital Storytelling. Quest’ultima new entry ripercorre con una serie di video gli eventi più cruciali del nostro tempo.
The World Press Photo Story of the Year has been awarded to ‘Kho, the Genesis of a Revolt’ by Romain Laurendeau. The winning series tells the story of the deep unease of Algerian youth, who, by daring to challenge authority, inspired the rest of the population to join their action, giving birth to the largest protest movement in Algeria in decades.“It was impossible for a part of me not to recognize myself in these young people. They are young but they are tired of this situation and they just want to live like everyone else.” – Romain LaurendeauDiscover the stories that matter, chosen by an independent jury: bit.ly/2020-Contests-Winners
Pubblicato da World Press Photo su Giovedì 16 aprile 2020
La mostra durerà dal 16 giugno al 2 agosto. Rispetto ai canonici 30 giorni, il periodo è stato allungato di due settimane, per permettere una migliore e sicura fruizione a tutto il pubblico. Orari e informazioni per l’acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito web del Palazzo delle Esposizioni.