Rinunciando alla cittadinanza onoraria Ezio Greggio ha riequilibrato il senso dei valori. Ci vogliono personaggi estranei alla politica per farci accorgere che la misura è fuori scala?
Esistono valori imprescindibili. Valori da maneggiare con cura e attenzione non inquinandone la solennità. Questa attenzione dovrebbe essere presente in chi ricopre ruoli istituzionali e incarichi che hanno il compito di educare oltre a quello di amministrare la cosa pubblica.
Può accadere però che chi dovrebbe avere presente l’importanza di simboli e valori riceva uno schiaffo morale da qualcuno di inaspettato.
È quanto successo a Biella dove il noto attore televisivo Ezio Greggio ha rinunciato alla cittadinanza onoraria perché lo stesso riconoscimento era stato negato qualche giorno prima a Liliana Segre sopravvissuta ad Auschwitz.
Il consiglio comunale di Biella ha infatti votato contro la proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice sopravvissuta al campo di sterminio.
Stando a quanto dichiarato dall’attore la rinuncia sarebbe legata al sentimento di rispetto nei confronti della senatrice. Greggio non avrebbe così potuto accettare che il riconoscimento venisse consegnato a lui e non a Liliana Segre. Un gesto nobile che manda un forte messaggio sulla percezione dei valori. Quasi un monito a non confondere i piani e ad assegnare il giusto valore alle situazioni.
Quello che sorprende è come un personaggio che avrebbe un ritorno di immagine notevole accettando una cittadinanza onoraria nella propria città natale rinunci per un principio più nobile. Ma forse il comportamento di Ezio Greggio dovrebbe essere lo stesso di tutte le persone che possono essere megafono senza strumentalizzazioni politiche.
Attori, cantanti, sportivi e miti assoluti hanno una potente arma nelle loro mani. Possono richiamare l’attenzione essendo percepiti molto più efficacemente di qualsiasi politico.
Dobbiamo restituire importanza ai gesti, alle parole, alle posizione. In questoi cosiddetti VIP possono giocare un ruolo strategico. Non diamo più credito alla politica? Pensiamo che ogni parola pronunciata da un politico sia acqua che scivola via in un batter di ciglia?
Forse allora abbiamo bisogno di essere sorpresi. Abbiamo la necessità dell’inaspettato. Così un Ezio Greggio che ricorda come la propria famiglia sia stata deportata, e per questo chiede rispetto per riconoscimento simbolico, colpisce molto più di qualsiasi discorso pronunciato da un politico.
Il fatto interessante è come un gesto messo in atto da chi non è etichettato come membro della “politica” sorprenda e scateni una riflessione. Probabilmente la nuova politica è quella di chi non la fa per mestiere ma quotidianamente nel proprio ambito.
Così un calciatore che si blocca al primo insulto dagli spalti comunica molto più di qualsiasi monito. Così un attore che fa fare un passo indietro al proprio ego per indurre un passo avanti dei valori di tutti lancia un messaggio oltre tutti gli steccati.