I prodotti ecosostenibili, naturali, vegan, cruelty- free stanno bombardando il marketing odierno.
Ma sappiamo esattamente di cosa si tratta? Si parla solo di commercio o di etica? Come nascono questi prodotti? Egizi, Aztechi, Cinesi e tantissime altre popolazioni, in antichità crearono ‘’intrugli’’ a scopo terapeutico e cosmetico dando vita a quella che oggi chiamiamo fitoterapia.
Invece, per gli appassionati di leggende, magia ed esoterismo abbiamo come protagoniste le streghe: non solo parleremo della pratica ‘’magica’’ rispolverando qualche curiosità del passato, ma anche di testimonianze di natura storico-artistica, in cui le piante, nel libro di Cesare Ripa, hanno una forte valenza simbolica.
Brevi cenni storici per ‘’accomunare’’ il passato con il presente, legato al commercio, al marketing e all’attuale etica vegan.
Stregoneria e pozioni naturali
Generalmente la stregoneria ebbe origini molto antiche, legata ai rituali pagani in cui le donne avevano una conoscenza ampia sull’utilizzo di particolari piante, con lo scopo di scacciare i mali che affliggevano mente e corpo.
Le piante ”magiche” sono tutte legate alle divinità femminili: Diana, Venere, Demetra, Cerere e soprattutto la Dea Madre Terra. Per questo è logico pensare che, le streghe, perseguitate dall’Inquisizione, le “Dominae Herbarum” non fossero seguaci del demonio, bensì sacerdotesse dell’antica religione pagana.
Con l’avvento del Cristianesimo, era bizzarro pensare che una ‘’donna’’ potesse scacciare (o procurare) i mali con delle erbe, priva della volontà di Dio e per questo, la Chiesa le condannava per eresia gettandole senza pietà al rogo.
La scienza delle immagini di Cesare Ripa
Scienza, Natura ed Arte sono sempre state di pari passo, infatti nell’Iconologia di Cesare Ripa, vennero illustrate e descritte iconografie che, appunto, coinvolgono queste discipline.
Inizialmente venne pubblicata senza immagini e, successivamente, nel 1603 l’edizione fu completata con le incisioni del Cavalier d’Arpino. Un progetto ideato per scrittori, pittori, oratori, architetti e tutto quelli che potevano essere coinvolti nel pensiero umano.
Nel XVI e XVII secolo, con il Concilio di Trento, le immagini furono redatte dalla Chiesa, utili per lo studio del corpo umano, della medicina e del sapere anatomico da insegnare.
Una delle icone più affini allo studio delle piante e dei suoi benefici è quella della Bontà: rappresenta una donna che guarda in alto, con in braccio un pellicano, adornata di Ruta, una pianta magica che aveva lo scopo di scacciare i mali della guerra e degli spiriti. Scaccia l’amore corporeo dando bontà all’ amor proprio. Viene usata contro le vertigini e l’epilessia, per le punture d’insetto, morsi di serpenti e cani rabbiosi.
Cosmetica vegan: cos’è e perché adottarla
Scegliere prodotti cosmetici vegan non significa solo rinunciare a ingredienti di origine animale, ma anche generare un impatto positivo sul Pianeta.
L’allevamento animale, infatti, è estremamente inquinante e ha un’impronta ambientale drammatica. Ecco allora che arricchire la propria routine con prodotti cosmetici vegan significa fare un piccolo sforzo per rendere il mondo un posto migliore.
Il tutto, ovviamente, senza rinunciare a ingredienti delicati e adatti a prendersi cura di pelle e capelli. Gli attivi vegetali spesso presenti nei prodotti cosmetici bio e vegan, infatti, sono un’ottima fonte di nutrienti e antiossidanti.
Aldilà dell’impatto ambientale e una spiccata sensibilità nei confronti degli animali, il vegan può essere adottato anche per una questione di sicurezza personale: le sostanze chimiche (come siliconi e parabeni) sono nocive per la nostra pelle e il nostro corpo, quindi sostituendoli con i prodotti a base naturale non può altro che giovare i benefici del nostro corpo, prevenendo e/o curando allergie, dermatiti, invecchiamento e danni di ogni tipo.
E voi, da che parte state?
a cura di
Antonella Vigorito
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