Sangue e latte sono simboli di crescita, di evoluzione, di maturazione. Sono elementi che ci accompagnano dalle nostre prime fasi embrionali. Ecco che già dal titolo prende forma la linea del libro scritto da Eugenio Di Donato, ultima uscita nella collana Crazy Diamonds della Doctor Sax.
La rivoluzione delle parole
“Ho rotto la tradizione, sono il primo della mia famiglia che entra in una stanza e decide di parlare di se stesso”.
Il protagonista, Ludovico, trova il coraggio di parlare con un terapeuta dopo un evento drammatico della propria esistenza. Un evento che lo spinge a ricercare una comunicazione più efficace con se stesso e con le figure importanti della propria vita. Trova il coraggio di ammettere a se stesso colpe, insoddisfazioni, miserie. Ma anche desideri, ambizioni, speranze.
Quando si tenta di parlare ma i nostri interlocutori sembrano dimostrarci che dovremmo preferire il silenzio, impariamo a tacere anche a noi stessi. Il timore del giudizio altrui, tante volte sopravvalutato ed ingigantito dalle nostre stesse insicurezze, funziona come il tasto muto del telecomando.
Ed è tutto un giocare a nascondersi. Che poi smette di essere gioco e diventa la consuetudine alla base di una vita insoddisfacente. Tutto questo viene fuori dall’opera di Di Donato che racconta, in fondo, un’evoluzione di un dialogo con se stesso e con chi ha perduto nel corso della propria vita.
Autore e opera
Eugenio Di Donato (1976) cresce a Castelli, un paesino dell’Appennino abruzzese. Dopo la maturità si trasferisce a Milano. Si laurea in ingegneria, consegue il Phd e per anni si occupa di fisica della materia e architettura delle molecole. Nel 2016 decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
Sangue e Latte di Eugenio Di Donato (116 pagine, impreziosite dalla copertina dell’illustratore Riccardo Cecchetti, 11,50 €) dal 1 maggio è in vendita sul sito http://eldoctorsax.blogspot.com/ oltre che presso diverse librerie in cui El Doctor Sax distribuisce le proprie pubblicazioni.
El Doctor Sax
Gabriele Nero, libraio torinese, è emigrato in Spagna nel 2007, con l’obiettivo di aprire una propria
wunderkammer nel cuore del quartiere del Carmen di Valencia, selezionando volumi meritevoli di un posto
a scaffale secondo criteri meramente letterari. Nei successivi quattro anni, Gabriele ha pubblicato titoli ed
autori destinati ad altre logiche editoriali, inseguendo lo spirito Beat. Da qui il nome della sua casa editrice,
la Doctor Sax, appunto, che si rifà al protagonista di un romanzo di Jack Kerouac, lo scrittore più
emblematico della Beat Generation.
I libri del Doctor Sax non sono distribuiti attraverso canali tradizionali: l’obiettivo è quello di tessere un filo
diretto tra la casa editrice e le librerie indipendenti che decidono di puntare sui suoi titoli, con condizioni di
deposito favorevoli per il libraio e distribuzione in tutto il mondo. L’utilizzo delle nuove tecnologie e delle
piattaforme di distribuzione mondiale riduce di molto i rischi di impresa ed è il fulcro su cui si basa
l’indipendenza dell’editoria di oggi: pubblicare qualcosa in cui si crede, scegliendo il piacere per il lettore e
non la corsa al profitto.
Margherita Sarno
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