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Samara Challenge, cosa faresti se la incontrassi? Diario di un fenomeno assurdo

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Quando Gore Verbinski ha diretto la regia di The Ring, sicuramente non avrebbe mai potuto immaginare che, dopo diciassette anni dall’ uscita della celebre pellicola horror, in Italia avrebbe preso il via la Samara Challenge, l’ultima sfida del web che sta facendo impazzire le Forze dell’Ordine e la cronaca. Il gioco consiste nel travestirsi da Samara Morganla bambina demoniaca protagonista del film, capace di uccidere con il suo potere psichico chiunque la guardi entro lo scadere del settimo giorno. Dopo aver indossato un lenzuolo bianco e una parrucca dai lunghi capelli neri per coprire il volto, i sosia di Samara escono di notte per le strade delle città e spesso si aggirano nei cimiteri (come è capitato a Manfredonia) terrorizzando i passanti.

Tutto ovviamente in barba alle regole del buon senso civico, con foto e video che vengono postati sui social nella speranza che diventino virali.

Secondo Paolo Toselli, fondatore del Centro per la Raccolta delle Voci e delle Leggende Contemporanee,”I fenomeni come quello della Samara Challenge rischiano di diffondersi più rapidamente attraverso Internet, causando fenomeni di psicosi che portano anche a falsi avvistamenti e spesso si intersecano con altre storie e tematiche: ad esempio in questo caso, con presunti rapimenti di bambini (…). Il caso di Samara ricorda molto alcuni episodi avvenuti nel 2014 quando esplose il fenomeno del Clown Picchiatore’: alcune persone andavano in giro con maschere da pagliaccio a spaventare e picchiare i passanti. Tutto era nato da un video su YouTube che sembrava reale, quando in realtà erano tutti attori, anche le persone spaventate“.

Il primo episodio della Samara Challenge si è verificato il 29 agosto scorso a Catania, per poi diffondersi a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale. “Il fenomeno del ‘Clown pagliaccio’ è esploso nel periodo di Halloween – spiega Toselli – ora è interessante capire il motivo per cui è stato ripreso, in questo caso, il personaggio di Samara proprio negli ultimi giorni di agosto, ma soprattutto il motivo per cui è partito dalla Sicilia e sta risalendo tutta l’Italia“.

Se il primo caso sembra dunque essere avvenuto a Catania, è nell’ hinterland napoletano che il fenomeno è andato letteralmente fuori controllo: Marano, Casoria, Giugliano, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, Pomigliano d’Arco, Acerra, Afragola, Ponticelli, Pianura, Scampia, Torre del Greco sono solo alcune delle città dove è apparsa Samara.

Ad Afragola, che potrebbe essere stata la prima città napoletana dove il “gioco” è arrivato, un gruppo di ragazzi incappati nella finta Samara, ha reagito malissimo allo scherzo, circondandola, picchiandola e mandandola al pronto soccorso.

Purtroppo dallo scherzo alla tragedia il passo è breve e le reazioni violente da parte delle vittime di Samara stanno diventando sempre più frequenti: a Foggia gruppi di ragazzini si stanno organizzando in ronde per colpire con calci e bastoni chi si aggira in strada travestito e a Catania la finta Samara ha rischiato il linciaggio.

La violenza non ha giustificazioni e non è di certo una soluzione, ma noi come ci comporteremmo se incontrassimo Samara? Fuggiremmo spaventati o reagiremmo rabbiosamente? E qual è la vera storia della Samara Challenge? È soltanto un gioco goliardico sfuggito di mano o si tratta di qualcosa di diverso?

In attesa di trovare delle risposte, in tutta Italia le Forze dell’Ordine sono costrette a setacciare intere zone dove si segnalano gli avvistamenti di Samara e fioccano le denunce per “Procurato allarme presso l’Autorità” (art.658 Codice Penale).

Articolo a cura di:
Katia Ricci

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