In questa fine del 2020 è stata inaugurata la nuova generazione di console, che vede il confronto tra Sony con PlayStation 5 e Microsoft con Xbox Series X|S. La novità più importante è data dalla sostituzione degli HDD con degli SSD, che sono più veloci e permetteranno quindi prestazioni migliori e grafica nativa in 4K (tranne Series S, ma ci arriviamo). Vediamo quindi in cosa si differenziano principalmente le due console e come orientarsi.
PlayStation 5
PlayStation 5 arriva sul mercato in due varianti, una con lettore ottico (499 €) e una totalmente digitale senza lettore (399 €). Questa è l’unica differenza tra le due versioni che, per il resto, presentano le stesse caratteristiche: risoluzione 4K fino a 120 fps, HDR, supporto al Ray-tracing. La capienza del SSD è di 825GB che diventano 664GB effettivi tolto il sistema operativo.
La caratteristica, forse, più interessante della console risiede però nel controller, il DualSense. I grilletti dorsali adattivi applicano una resistenza diversa a seconda della situazione di gioco, dando per esempio l’idea di un’arma che si inceppa. Il feedback aptico, invece, promette di restituire la sensazione di trovarsi all’interno del gioco. La vibrazione modulabile ci fa capire ad esempio da dove proviene un colpo dato su uno scudo, in maniera simile a ciò che fa il rumble HD dei Joycon di Nintendo Switch.
La console arriva con un gioco preinstallato, Astro’s Playroom, che mostra le caratteristiche principali della console. Tra le esclusive di lancio troviamo il remake di Demon’s Souls, Marvel’s Spider-Man Miles Morales, Sackboy: una grande avventura (questi ultimi due presenti anche su PlayStation 4). Inoltre è garantita la retrocompatibilità per la maggior parte dei giochi di PlayStation 4.
Xbox Series X|S
Xbox si presenta, invece, in due varianti più differenti tra loro. Series X (499 €), la più potente Xbox di sempre, presenta il lettore ottico, risoluzione 4K fino a 120 fps, HDR, supporto al Ray-tracing. La capienza del SSD è di 1TB che diventano 802GB effettivi. Series S (299 €), la più piccola Xbox di sempre, non presenta il lettore ottico, risoluzione 1440p fino a 120 fps, HDR, supporto al Ray-tracing. La capienza del SSD è di 512GB che diventano 364GB effettivi.
Il controller è una versione migliorata dei precedenti senza mostrare particolari novità, tanto che potete utilizzare anche quello di Xbox One se ne avete già uno.
Al lancio non troviamo nessuna esclusiva di rilievo, ma Series X|S garantiscono la retrocompatibilità con praticamente qualsiasi gioco Xbox esistente. Se avete quindi dei giochi delle generazioni precedenti vi basterà inserirli, nel caso di Series X, e potrete giocarci con una risoluzione migliore e un frame rate più stabile. Inoltre la vera killer application potrebbe risiedere nel Game Pass, un abbonamento mensile che con pochi euro consente di giocare a centinaia di titoli, tra cui i giochi Xbox Game Studios subito il giorno di lancio.
Quale delle due compro?
Mai come oggi si era delineata una differenza così marcata nelle strategie delle due aziende. Da un lato abbiamo Sony, che punta sulle esclusive e cerca di offrire qualcosa di unico con il DualSense. Dall’altro Microsoft, che al momento non presenta alcuna esclusiva, ma mostra un’attenzione per il consumatore più unica che rara, tramite i suoi servizi e la retrocompatibilità.
In conclusione, se siete legati alle esclusive Sony la scelta è abbastanza obbligata. Se, invece, preferite provare diversi giochi e risparmiare, Microsoft con il suo Game Pass potrebbe essere ciò che fa per voi, soprattutto con Series S che offre una finestra sulla nuova generazione ad un prezzo imbattibile, a discapito però della risoluzione.