Piazza del Popolo
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Piazza del Popolo: seconda tappa del viaggio nella Città Eterna

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Il nostro viaggio nell’architettura della Città Eterna continua a Piazza del Popolo, da sempre palcoscenico di molte manifestazioni: per i racconti storici piazza del Popolo era il luogo dove avvenivano le esecuzioni capitali (l’ultima delle quali è avvenuta nel 1826); per gli amanti della musica italiana si tratta del luogo dove ha inizio, con la canzone “Piazza del Popolo”, per l’appunto, la storia narrata tra le note musicali dell’album “Questo piccolo grande amore” di Claudio Baglioni; per i cinefili è uno dei luoghi scelti da Peter Greenaway come ambientazione del film “The Belly of an Architect” (Il ventre dell’architetto); per i cittadini e turisti invece è la porta di accesso verso il cuore del centro storico di Roma.

Piazza del Popolo, ultima grande realizzazione della Roma papale, è chiusa a nord dalla Porta del Popolo, a sud dalle chiese barocche di Santa Maria dei Miracoli e di Santa Maria in Montesanto progettate da Carlo Rainaldi e dominata ad est dalle rampe della passeggiata del Pincio. Il vasto spazio sapientemente orchestrato negli aspetti urbanistico, architettonico e paesaggistico e di arredo urbano, si è configurato nell’arco di tre secoli e mezzo ed oggi assume la veste neoclassica conferitagli da Giuseppe Valadier nel 1823.

Al centro della piazza svetta l’Obelisco Flaminio, portato dall’ Egitto a Roma da Augusto e inizialmente collocato nel Circo Massimo, spostato nel 1589 a Piazza del Popolo per volere di Sisto V e Domenico Fontana; ai suoi lati vi sono le fontane di Nettuno e della dea Roma.

A questa bellissima piazza è legata un’antica leggenda secondo la quale, nei pressi di un noce ai piedi del Pincio, cresciuto proprio dove si pensava fossero state sepolte le ceneri di Nerone, si aggirava lo spirito dell’antico Imperatore.

Si narra quindi che Papa Pasquale II nel 1099, per esorcizzare lo spirito di Nerone, fece abbattere il noce e al suo posto edificò una chiesa intitolata alla Madonna che, siccome era stata costruita a spese del popolo romano, fu chiamata Santa Maria del Popolo.

La Chiesa di Santa Maria del Popolo è una delle più belle di Roma ed è il frutto dell’ingegno di Bramante e Bernini; le cappelle interne, commissionate da alcune delle più rinomate famiglie aristocratiche romane, sono arricchite da opere di Caravaggio, Bernini, Raffaello e Pinturicchio.

Katia Ricci

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