Pochissime ore fa si è conclusa la 92° cerimonia degli Oscar, una della serate più glamour e, soprattutto, una della più attese di tutto l’anno. Dopo uno straordinario red-carpet, dove la crème de la crème di Hollywood ha potuto sfoggiare gli outfit più eccentrici e più stravaganti, ha finalmente avuto inizio lo show, anche quest’anno senza presentatore.
Nessun presentatore, poche gag
Ha aperto le danze una performance musicale, in pieno stile Broadway, di Janelle Monáe, accompagnata dal favoloso Billy Porter. Lo sketch iniziale è stato invece affidato a Steve Martin e Chris Rock, entrambi presentatori passati della cerimonia: tra gli argomenti toccati nei loro botta e risposta ci sono stati la lunghezza infinita di The Irishman e la scarsità di nomination per artisti afroamericani. Il siparietto più simpatico è stato quello di Kristen Wig e Maya Rudolph, che hanno dato prova del loro talento recitativo.
Joaquin Phoenix parla in favore dell’ambiente
Le questioni sociali, politiche ed ambientali, di solito sempre presenti alla cerimonia degli Oscar, sono state evitate dalla maggior parte delle star intervenute durante la serata. Natalie Portman ha preferito una protesta silente: si è fatta cucire sulla giacca i nomi delle registe che sono state ignorate dall’Academy. Solo Joaquin Phoenix ha approfittato della sua vittoria per ricordare a tutti quanti che l’ambiente e la sua salvaguardia non possono più essere trascurati e che ognuno, nel suo piccolo, può contribuire a questa causa.
Tanta musica tra Eminem e Billie Eilish
Come sempre le premiazioni sono state intervallate dalle esibizioni delle canzoni in nomination: bellissima Idina Menzel, con Into The Unknown, dal film Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, accompagnata dalle interpreti della stessa canzone nelle varie lingue in cui il film è stato doppiato (purtroppo però la nostra Serena Autieri non era presente).
Eminem è apparso all’improvviso, sulle note di Lose Yourself e ha risvegliato il Dolby Theater in catalessi, forse a causa della cerimonia un po’ spenta.
Anche Elton John si è scatenato sul palco con (I’m Gonna) Love Me Again, dal film Rocketman, canzone che si è aggiudicata una statuetta durante la serata.
Infine Billie Eilish si è esibita in una sentita cover di Yesterday durante l’usuale In Memoriam, che ha ricordato e onorato gli uomini e le donne del mondo del cinema scomparsi durante quest’anno. Tra quei nomi sono comparsi anche quello di Kobe Bryant e di Kirk Douglas, recentemente scomparsi.
Trionfa Parasite
Parasite è il trionfatore indiscusso di questa edizione. D’altronde si è portato a casa quattro Oscar tra cui quello per il miglior film, consegnata dalla stupenda Jane Fonda, mentre la platea applaudiva entusiasta, e quello per la miglior regia.
Ecco la lista completa di tutti i vincitori della 92° edizione degli Oscar:
- Miglior film: Parasite
- Miglior attore protagonista: Joaquin Phoenix (Joker)
- Miglior attrice protagonista: Renée Zellweger (Judy)
- Miglior attore non protagonista: Brad Pitt (C’era una volta… a Hollywood)
- Miglior attrice non protagonista: Laura Dern (Storia di un matrimonio)
- Miglior regia: Bong Joon Ho (Parasite)
- Miglior film internazionale: Parasite
- Miglior sceneggiatura originale: Bong Joon Ho e Han Jin-Won (Parasite)
- Miglior sceneggiatura non originale: Taika Waititi (Jojo Rabbit)
- Miglior film d’animazione: Toy Story 4
- Miglior fotografia: Roger Deakins (1917)
- Miglior scenografia: Barbara Ling e Nancy Haigh (C’era una volta… a Hollywood)
- Miglior montaggio: Michael McCusker e Andrew Buckland (Le Mans ’66 – La grande sfida)
- Miglior colonna sonora: Hildur Guðnadóttir (Joker)
- Miglior canzone: (I’m Gonna) Love Me Again (Rocketman)
- Miglior effetti speciali: Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron (1917)
- Miglior sonoro: Mark Taylor e Stuart Wilson (1917)
- Miglior montaggio sonoro: Donald Sylvester (Le Mans ’66 – La grande sfida)
- Migliori costumi: Jacqueline Durran (Piccole donne)
- Miglior trucco e acconciatura: Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji (Bombshell – La voce dello scandalo)
- Miglior documentario: Made in USA – Una fabbrica in Ohio
- Miglior cortometraggio documentario: Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)
- Miglior cortometraggio: The neighbors’ window
- Miglior cortometraggio d’animazione: Hair Love