Osservando attentamente le mosse di Meloni verrebbe da scommettere sulla lunga durata del suo governo. La polemica della settimana riguarda il ministro della giustizia Carlo Nordio che, a seguito dell’arresto di Messina Denaro, ha fatto dichiarazioni roboanti.
Le dichiarazioni di Nordio non vanno bene a Meloni che gestisce la questione personalmente
Mentre i benzinai scelgono di far cessare il loro sciopero ventiquattr’ore prima, la politica si sta dividendo sulle dichiarazioni del ministro Nordio che hanno lasciato interdetta la stessa presidente Meloni.
Il tema è sempre quello: le intercettazioni e il loro utilizzo nelle indagini. Il primo scivolone di Nordio è avvenuto poche ore dopo la cattura di Messina Denaro: il ministro ha espresso la convinzione su come la mafia non utilizzi i telefoni per comunicare; smentito immediatamente dal ritrovamento di due cellulari addosso al latitante.
Ma dopo questa figuraccia Nordio non si è fermato: parlando della riforma della giustizia a cui vorrebbe lavorare ha dichiarato come il Parlamento non debba essere succube della magistratura: espressione che non è passata inosservata aprendo un duro scontro interno ed esterno la maggioranza di governo.
L’elemento che sorprende è come Nordio parli di una riforma che non esiste ancora sulla carta: ipotesi del tutto personali non ancora messe nero su bianco. Peccato che riguardino limiti ai reati per i quali sono ammesse intercettazioni: tema altamente sensibile sul quale lo scontro politico si accende facilmente.
La gestione del caso Nordio dimostra come il governo Meloni possa durare
Se Meloni vuole vedere le mine che si trovano sulla strada del governo deve guardare all’interno della maggioranza: l’opposizione ad oggi non esiste e non esisterà ancora per molto tempo.
Come il caso Nordio dimostra la maggioranza ha diverse sensibilità tutte pronte ad emergere per comprensibili rivendicazioni. Se Meloni vorrà stare a lungo a Palazzo Chigi dovrà saper saltare molto bene gli sgambetti degli alleati.
Il protagonismo nella gestione delle crisi potrebbe diventate la cifra di Meloni che finora ha dimostrato di saper affrontare abilmente gli scontri interni.