Per chi è nato nel segno di Maradona, il 30 ottobre rappresenta un po’ il Natale e va celebrato come una vera e propria ricorrenza “religiosa”. Ancor di più quest’anno che, a distanza di poche settimane dal giorno della nascita, ricorre il primo anniversario della dipartita di Diego. Per rendergli omaggio, la Casa Museo Zonarosato di Torino ha allestito una mostra inaugurata sabato 30 ottobre e che sarà visitabile fino al 14 novembre.
Celebrare la vita, non la morte
“Un campione non muore mai”, afferma il proprietario della Casa Museo Zonarosato, Gerardo Rosato, ecco perché si festeggia la nascita e non la morte di Diego Armando Maradona. Il fondatore di Casa Museo Zonarosato, sita in via Exilles 84 a Torino, non è un semplice fan di Maradona ma un vero e proprio devoto del campione argentino. Gerardo ha allestito la propria abitazione con le opere di diciotto artisti che hanno come soggetto El Pibe de Oro e che lo ritraggono ciascuno secondo il proprio punto di vista “artistico”, fuori e dentro il campo di calcio. Da ogni opera traspare la potenza di un uomo del sud che si è contrapposto ai poteri forti. Un uomo che venendo dal basso è riuscito a guardare il mondo dall’alto, pur incappando in numerose vicende che ne hanno affossato la reputazione e lo stato di salute.
Sculture e racconti
L’arte che raffigura Maradona non è solo nelle opere attaccate al muro: all’ingresso della Casa Museo, dà il benvenuto ai visitatori una spettacolare opera in fil di ferro realizzata da Gerardo e che raffigura lo storico momento che battezzerà la memoria di Diego con l’espressione “La mano de Dios”. Una volta entrati si resta catturati dall’atmosfera che, per un partenopeo in esilio a Torino, odora di casa: c’è tanto di Maradona l’argentino, di Maradona campione sportivo, di Maradona uomo del popolo; ma c’è anche tanto Napoli. Una passione che traspare dalle opere e dai racconti che Gerardo, generosamente, regala ai visitatori catapultandoli indietro nel tempo all’epoca aurea del Pibe de Oro, condividendo aneddoti e cimeli storici che nel tempo hanno alimentato la sua fede calcistica. Una fede che lo ha spinto, tra le altre mostre organizzate nella propria abitazione-museo, a richiamare i colleghi artisti a rapporto per rendere omaggio al campione argentino. La “chiamata alle arti” ha prodotto opere differenti che raccontano, secondo diversi punti di vista, una storia su Diego.
Riferimenti e contatti
Raccontare ciascuna opera toglierebbe al visitatore curioso tutta la bellezza di scoprire l’allestimento. Tutto ciò che questo familiare spazio ospita può essere visitato tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 20, contattando Gerardo previamente.Fino al 14 novembre resta l’esposizione dedicata al campione argentino. Ma altre mostre sono in programma nei prossimi mesi e sono tutte di grande originalità ed improntate alla sensorialità dell’arte. Per cui conviene tenere d’occhio i canali social della Casa Museo Zonarosato.