Con l’uscita di Love, Death & Robots volume 2, il 14 maggio su Netflix, la nostra voglia di fantascienza si riaccende: quale miglior modo di prepararsi se non passare in rassegna (e riguardare) i migliori episodi della prima stagione?
Serie tv antologica di animazione per adulti – resa graficamente LOVE DEATH + ROBOTS e con i tre simboli del cuore, dello scheletro e del robot – che ha avuto un immediato successo per critica e pubblico, è prodotta da Tim Miller, David Fincher, Joshua Donen e Jennifer Miller. Nel 2019 ha vinto ben cinque Emmy Awards tra cui quello per il Miglior programma animato in formato breve.
La prima stagione, uscita a marzo 2019, è composta da 18 episodi che durano dai 4 ai 17 minuti. Ogni puntata, spaziando tra vari generi e tecniche di animazione, analizza i più disparati temi relativi allo sci-fi. Tra scenari futuristici, mondi distopici e creature fantastiche, nello spazio, sulla Terra o su altri pianeti, Love, Death & Robots ci trasporta ai confini della realtà con pillole di puro godimento estetico e narrativo.
Ecco, quindi, i migliori episodi del volume 1, introdotti utilizzando le trame fornite da Netflix per evitare spoiler indesiderati.
I migliori episodi di Love, Death & Robots volume 1
In cima alla lista delle puntate più belle di Love, Death & Robots non può che esserci Zima Blue, diretto da Robert Valley e tratto dall’omonimo racconto di Alastair Reynolds. In 10 minuti, assistiamo (e viviamo) al viaggio interiore del celebre artista Zima, che ripercorre la sua vita e la sua ascesa verso la fama svelando la sua opera finale.
La testimone (tit. or. The Witness): “dopo aver assistito a un omicidio, una donna scappa dall’assassino fuggendo per le strade di una città surreale”. Diretta da uno degli animatori di Spider-Man: Into the Spider-Verse (2018), Alberto Mielgo, questa puntata dalla durata di 12 minuti è forse la più intrigante in quanto a estetica. Attraverso una trama semplice ma efficace, osserviamo un complesso di echi cyberpunk mentre seguiamo la protagonista nella sua fuga.
Il dominio dello yogurt (tit. or. When The Yogurt Took Over): “alcuni scienziati creano per caso uno yogurt super intelligente che dà subito brama per il dominio del mondo”. Tra le puntante più leggere e brevi (soli 6 minuti), ma anche una di quelle che più fa riflettere nel suo essere assurda e surreale.
Oltre Aquila (tit. or. Beyond the Aquila Rift): “dopo aver viaggiato anni luce fuori rotta, l’equipaggio di una navicella si risveglia senza sapere dove si trova”. Un corto di 17 minuti tra i più affascinanti dal punto di vista visivo dell’intera serie, con un epilogo sorprendente quanto inquietante.
Il vantaggio di Sonnie (tit. or. Sonnie’s Edge): “nel mondo clandestino delle lotte tra bestie, Sonnie resterà imbattibile… se manterrà il suo punto di forza”. La prima puntata di Love, Death & Robots, 17 minuti in cui si ha l’iniziale impatto con la serie e con la sua essenza fantascientifica: quale miglior modo se non immergere lo spettatore in una Londra distopica?
Tre robot (tit. or. Three Robots): “molto dopo la scomparsa del genere umano, tre robot partecipano a un giro turistico in una città post-apocalittica”. In 12 minuti, gli automi interpretati da Josh Brener, Gary Anthony Williams e Chris Parnell ricostruiscono e scoprono usi e costumi dell’ormai estinta umanità. Un ruolo fondamentale del loro excursus denso di ironia lo rappresentano i gatti, guardare per credere.
Pur avendone scelte soltanto sei, Love, Death & Robots è un prodotto narrativo unico nel suo genere che necessita di essere goduto in toto. Dopo aver rivisto le migliori puntate della prima stagione, ecco di seguito il trailer del volume 2: