“Se riesci a far innamorare i bambini di un libro, di due, di tre, cominceranno a pensare che leggere è un divertimento. Così, forse, da grandi diventeranno lettori. E leggere è uno dei piaceri e uno degli strumenti più grandi e importanti della vita”.
Condividiamo queste parole di Roald Dahl, uno tra gli autori più amati dai bambini di mezzo mondo, perché crediamo fortemente nella potenza della lettura. Un libro è uno strumento straordinario, soprattutto per un bambino: insegna a pensare, stimola la curiosità, è capace di farti viaggiare con la mente in ogni tempo e luogo, scoprendo storie straordinarie.
Per questo motivo, abbiamo deciso di raccontarvi i libri che ogni bambino dovrebbe leggere almeno una volta nel corso della propria infanzia: per sognare, per scoprire, per stupirsi.
1. I Ragazzi della Via Pal – Férenc Molnar
Il campo della Via Pal, a Budapest, è uno spazio perfetto per giocare. È circondato da siepi, viottoli, cataste di legna abbandonate: tutto ciò che serve per realizzare una trincea di guerra perfetta. Due bande di ragazzini, i Ragazzi della Via Pal e le Camicie Rosse, si sfidano per ottenere il possesso del campo.
La storia è dedicata solo ai bambini, al loro modo di agire e pensare e al desiderio di sentirsi grandi e adulti; I Ragazzi della Via Pal è un testo ricco di valori, come la responsabilità, l’amicizia e l’importanza del lavoro di squadra, che rendono la lettura scorrevole ma che invitano anche alla riflessione nei più piccoli.
2. Favole al telefono – Gianni Rodari
In questa lista non poteva mancare il signore della fantasia, Gianni Rodari, con le sue Favole al telefono. Perché sì, ci sono autori che insieme ai loro libri non conoscono il passare del tempo. Rodari oggi avrebbe festeggiato il suo centesimo compleanno e le sue Favole al telefono di anni ne hanno quasi sessanta, ma continuano a parlare a grandi e a piccini come se fossero state scritte l’altro ieri.
Per restare vicino alla sua bambina anche quando era lontano da casa, il ragionier Bianchi, protagonista dell’incipit del libro, le telefonava ogni sera per raccontarle una storia. Le fiabe raccolte, quelle che il ragioniere raccontava alla bimba ogni sera alle nove in punto dandole un colpo di telefono, per stessa ammissione dell’autore “sono storie tutte un po’ corte: per forza, il ragionier Bianchi pagava il telefono di tasca sua, non poteva fare telefonate troppo lunghe. Ma quando il signor Bianchi chiamava la figlia le signorine del centralino sospendevano tutte le telefonate per ascoltare le sue storie. Sfido: alcune sono proprio belline.”
Si tratta di 70 brevissimi componimenti di fantasia, necessariamente surreali, come si addice alle favole. Leggendole, si viaggia con la mente nei paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, imprevedibile viaggiatore, si impara a conoscere la minuscola Alice Cascherina ed altri personaggi anticonformisti e ci si imbatte in numerosi eventi imprevisti, mentre si cammina per dolcissime strade di cioccolato costeggiando gustosissimi palazzi di gelato.
Il motivo per cui ogni bambino dovrebbe leggere Gianni Rodari è proprio questo: la sua freschezza e la sua fantasia, immuni al passare del tempo, sono capaci di trasportare in posti meravigliosi, stando seduti sul proprio divano, il bimbo che è dentro ognuno di noi.
3. Piccole Donne – Louisa May Alcott
«Natale non è Natale senza regali!», esordisce Jo March all’inizio del libro. E un’infanzia non è tale senza Piccole Donne! È un errore credere che questo gioiellino dei romanzi di formazione possa essere adatto ad un solo pubblico femminile, ma di certo quest’ultimo non può farselo mancare.
Meg, Jo, Beth e Amy March sono quattro sorelle, ognuna fortemente diversa dalle altre, ognuna con i propri sogni e desideri. Nella loro fase di crescita più delicata, quella di passaggio dal mondo dei bambini a quello degli adulti, è facile per ogni ragazzina riconoscersi in dubbi, timori e voglie. Il tutto su uno sfondo storico difficile ma popolato da personaggi a cui non si può non affezionarsi.
Femminismo ante litteram, tenacia e valore del sacrificio: il romanzo di Louisa May Alcott è quanto di più adatto possa esserci alla crescita e alla comprensione del mondo, anche dopo due secoli.
4. Matilde – Roald Dahl
Roald Dahl, amatissimo scrittore per bambini, con Matilde ha realizzato un piccolo capolavoro. Avvincente e divertente, il libro racconta la storia di una bambina prodigio di 5 anni che è circondata da persone che non capiscono, ma anzi prendono in giro, la sua passione per i libri e la sua onestà. Dahl mette in scena una società adulta superficiale, arrogante e violenta, rappresentata dai genitori di Matilde e dalla preside della scuola, che tenta di ostacolare e polverizzare la curiosità e la fame di cultura della bimba. L’unica adulta ad incoraggiarla è un’ insegnante, la signorina Dolcemiele, che le mostra la strada per scappare dal pantano di una vita mediocre grazie alla lettura e alla fantasia.
Matilde è un inno alla purezza dei bambini, all’intelligenza e alla cultura che, quando vengono ingabbiate, esplodono in forme miracolose, rischiando perfino di cambiare il mondo.
5. Il Giornalino di Gianburrasca – Vamba
Quando si vuol dire a qualcuno che è un vero pasticcione, si tende a soprannominarlo Gianburrasca. Non per caso: il personaggio inventato da Vamba nel 1912 ne combinava davvero di tutti i colori.
Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, è un bambino allegro (forse troppo) e scanzonato, sempre intento a creare confusione e a cacciarsi nei guai. Figlio di una nobile famiglia fiorentina, nel giorno del suo nono compleanno riceve in regalo dalla mamma un diario: appunto, quello che diventerà il “giornalino” su cui il ragazzino andrà ad annotare tutte le sue avventure tragicomiche.
Tra matrimoni mandati all’aria, fughe da casa, minacce di spedizione in collegio (che tutti i bimbi conoscono bene) e truffe, Il Giornalino di Gianburrasca è un libro divertente che pare davvero scritto dalle mani di un ragazzino irrequieto. Meglio farlo leggere a un carattere mite, però, se non si vuol rischiare di ritrovarsi a processo come capita al giovane protagonista.
6. Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – Luis Sepúlveda
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare è una favola che sembra semplice, ma che semplice non è. La gabbianella Fortunata e il gatto Zorba sono protagonisti di una storia profonda, emozionante, sorprendentemente attuale, che affronta temi forti con la leggerezza e il linguaggio dei bambini.
I due protagonisti, così diversi ma così simili, ci mostrano come l’egoismo umano nei confronti della natura sia distruttivo, ma soprattutto fanno vedere che cosa bella è la solidarietà, che ci manca e che non dovrebbe avere né colore, né specie (o razza). Un animale come il gatto, che non ha le ali e non vola, insegna ad una gabbianella a volare: in questo c’è senso di giustizia, rispetto per la diversità, generosità, tenacia, amore ma soprattutto coraggio, l’importanza di tenere fede ai propri sogni, perché “volare è soltanto per chi osa farlo”.
Nel corso della loro lezione di volo, Zorba e Fortunata diventano un modello per ogni bambino, comunicando valori profondi e sentimenti puri capaci di rendere il mondo un posto migliore.