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La settimana politica si ferma per l’estate dopo due anni straordinari

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Il tempo passa veloce quando ci si diverte. Ridendo e scherzando, fra il bis di Mattarella e le politiche, usciamo ininterrottamente da circa due anni: un tempo in cui la politica ci ha regalato scivoloni, giravolte e sorprese. È arrivato il momento di ricaricare un po’ le pile per riprendere il racconto a settembre.

Due anni de La settimana politica: dal bis di Mattarella a Giorgia Meloni

L’ho scritto e probabilmente accadrà qualcosa per cui dovremo uscire lo stesso, tipo un Papete bis o le dimissioni del ministro Santanchè sulle quali personalmente scommetterei. 

Abbiamo raccontato due anni della politica italiana no stop: il secondo Capo dello Stato rieletto e la prima donna a entrare a Palazzo Chigi come inquilina. La campagna elettorale più assurda della storia della Repubblica e la morte del personaggio che tutti credevamo fatto in titanio: Silvio Berlusconi.

Nel frattempo abbiamo messo da parte l’incubo del Covid confermando però come non riusciamo mai ad imparare davvero. Solo un anno e mezzo fa tutti promettevano di investire sulla sanità pubblica, tutti si dicevano solidali con gli infermieri per poi tornare a dedicargli poche risorse del bilancio pubblico. Perchè è così: quando passa l’emergenza tutto riprende come prima, anche i problemi sulla bocca di tutti fino a poco prima.

Due anni nei quali staccare sarebbe stato impossibile perché il tessuto politico è stato sempre fibrillazione: prima anestetizzato da Draghi e poi sollecitato dal ritorno del bipolarismo al quale molti si devono ancora abituare.

Questa che di fatto è la prima estate del governo di Giorgia Meloni non sembra riservare strane mosse: un’estate tranquilla nella quale, si spera, anche la politica si assopisca sotto la canicola romana come da tradizione. 

La settimana politica si prende una pausa. A settembre ritroveremo un governo compatto?

Settembre però è più vicino di quanto sembri e non vedo l’ora di raccontarvi che cosa accadrà. Il governo di Giorgia Meloni si troverà difronte diversi ostacoli da superare: il MES è uno di questi ormai diventato come il segreto di Pulcinella. A novembre Meloni dovrà per forza ratificare il nuovo siarwma salva Stati, interessante sarà capire come comunicherà questo ulteriore cambio di visione politica.

Lo scenario più probabile è che Meloni riesca ad ottenere qualcos’altro in modo da far passare la ratifica del MES dalla porta di servizio mentre all’ingresso principale si loda lo specchietto per le allodole. Quello che è certo è come il nuovo MES vada approvato come peraltro il ministro dell’Economia ha fatto dire al suo capo di gabinetto.

Ma poi nella nuova stagione de La settimana politica d’Europa bisognerà parlarne: il 2024, oltre il cotechino, il purè e i botti ci porterà la campagna per le elezioni europee: un appuntamento per il quale, già in questa settimana, si sono viste delle mosse che non promettono mesi di idillio fra Meloni e Salvini. 

Tanti temi interessanti da raccontare e analizzare. Sempre qui su Borderlain. 

Federico Feliziani 
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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.