Chiunque di noi ha conosciuto le pene di un amore finito.
È una specie di percorso a step, un viaggio a ritroso per ricongiungerci con quella parte di noi che c’era prima e che troveremo ancora in fondo al tunnel, ma che, per il momento sembra irraggiungibile e si riduce soltanto ad un cumulo di macerie. Rimettersi in gioco dopo la fine di una relazione non è cosa facile e non tutte lo fanno allo stesso modo: c’è chi si chiude in casa e saluta per sempre la sua vita sociale, chi diventa Moana Pozzi e vive la vita come fosse sempre “beverdì” e chi fa finta di niente. Tuttavia, c’è una cosa che accomuna ogni persona piantata in asso dal presunto amore della vita: le canzoni d’amore.
Abbiamo già parlato del momento necessario dopo ogni rottura, quello masochista, e vi abbiamo fornito la playlist giusta per dare fondo a tutte le lacrime che non sapete di avere in corpo. Ora è il momento della ripresa, dell’ascesa a vita nuova: per questa fase, abbiamo selezionato 10 brani e creato per voi la playlist definitiva per superare una rottura (o perlomeno per iniziare a voltare pagina).
1. After the storm – Mumford and sons
(Sigh No More, Island Records, 2009)
“After the storm” dei Mumford & Sons non è una canzone scritta da una persona che è stata lasciata: è la mano che accompagna un’anima frantumata nella ricomposizione di sé stessa . “After the storm” parla dell’importanza di superare le difficoltà, di imparare ad amare sé stessi e di tornare ad avere fiducia nell’amore: è una canzone estremamente basata sulla speranza, un semplice “verranno tempi migliori”.
“And there will come a time, you’ll see, with no more tears and love will not break your heart, but dismiss your fears. Get over your hill and see what you find there with grace in your heart and flowers in your hair.”
Trad. “E arriverà il tempo, vedrai, senza più lacrime, e l’amore non ti spezzerà il cuore ma respingerà le tue paure. Vai sopra la collina e guarda ciò che troverai lì, con grazia nel tuo cuore e fiori sui tuoi capelli.”
2. Unstoppable – Sia
(This Is Acting, Monkey Puzzle, 2016)
Anche se si può essere deboli o avere del male dentro, è necessario tirare fuori i denti e mostrare la persona forte che è in noi: è questo il messaggio che vuol far passare Sia con “Unstoppable”, che è un piccolo gioiello sia dal punto di vista testuale che per quanto riguarda la performance. Lasciamo di seguito il testo del ritornello, che parla da solo.
“I’m unstoppable, I’m a Porsche with no brakes. I’m invincible, yeah, I win every single game. I’m so powerful, I don’t need batteries to play. I’m so confident yeah, I’m unstoppable today”
Trad. “Sono inarrestabile, sono una Porsche senza freni, sono invincibile, sì, vinco ogni singola partita. Sono così potente, non ho bisogno di batterie per andare, sono così sicura, sì, oggi sono inarrestabile”
3. Bloom where you’re planted – Our past days
(Keep Safe, Greyscale Records, 2016)
“Bloom where you’re planted” è l’urlo liberatorio dopo essersi lanciati con il bungee jumping: racconta il bisogno di sfogarsi per sentirsi meglio. La canzone inizia con “Mi libererò della pelle e poi ricomincerò”: si configura come una vera propria liberazione, come a dire “avevo solo bisogno di sfogarmi, ora sto meglio”.
“I’ve found today that I’m feeling better As I forget every word you say”
Trad. “Oggi ho scoperto che mi sento meglio come dimentico ogni parola che dici”
4. Best thing I never had – Beyoncè
(4, Columbia, 2011)
In “Best thing I never had”, Beyoncè lancia una vera e propria stoccata ad un amore passato, gridandogli che si raccoglie ciò che si semina. Beyoncé parla con consapevolezza e racconta di essere stata intrappolata in una relazione tossica dalla quale, fortunatamente, è riuscita ad affrancarsi. Parla di sé come di una persona che ha schivato un proiettile: poteva mettersi male, ma fortunatamente, cadute le lenti rosa che si indossano in pieno innamoramento, ha preso coscienza della tossicità del rapporto e si è liberata. Questo brano di Queen Bey deve risuonare dentro voi come un mantra: thank God you dodged the bullet!
5. Shake it out – Florence and the Machine
(Ceremonials, Island Records, 2011)
“Shake it out” parla di “superare qualcosa o vedere la luce alla fine del tunnel”. Florence Welch, leader dei Florence and the Machine, ha affermato: “Volevo solo scuotere qualcosa, scuotere questi rimpianti, scuotere queste cose che ti perseguitano. A volte devo scrivere canzoni per me stessa, ricordandomi di lasciare andare il diavolo.” “Shake it out”, similmente alla sopracitata “Bloom where you’re planted”, si configura come un vero e proprio invito a liberarsi dei fardelli che non ti fanno vivere bene: parlando del diavolo, Florence parla di rimpianti, pensieri negativi, sofferenze vane.
“And it’s hard to dance with a devil on your back. So shake him off!”
Trad. “È difficile ballare con il diavolo sulla schiena. Quindi scrollatelo di dosso!”
6. Buona sfortuna – Lo Stato Sociale
(Amore, lavoro e altri miti da sfatare, Garrincha Dischi, 2017)
Si sa, togliersi i sassolini dalle scarpe è uno dei primi passi per riprendere a camminare bene: è quello che fa Lo Stato Sociale in “Buona sfortuna”.
Le parole della canzone del gruppo bolognese sono una maledizione gentile ma spietata verso un amore tradito. Il sorriso che porta con sé il ritmo incalzante e leggero del brano si infrange contro questa lista di pessimi auguri che almeno una volta ognuno di noi ha riservato a chi gli ha fatto davvero un male futile. Il narratore si immagina, per quella che un tempo era la sua dolce metà, una storia d’amore deludente, una giornataccia di nebbia e pioggia, una tinta per capelli venuta male e la “fitta al ginocchio mentre ti pieghi per far l’amore”. E conclude con “come te non c’è nessuna, e per fortuna!”.
7. IDGAF – Dua Lipa
(Dua Lipa, Warner Records, 2017)
“IDGAF” è l’acronimo delle parole “I Don’t Give a Fuck”, che tradotto in italiano è la versione più colorita di “non me ne importa niente”. Il titolo riassume perfettamente l’intero significato della canzone.
In “IDGAF”, Dua Lipa ha detto tutto quello che avremmo voluto dire a quel ragazzo per cui abbiamo sprecato tempo e lacrime: probabilmente è anche per questo che il suo video su YouTube ha più di 615 milioni di visualizzazioni e la canzone ha abitato a lungo la cima delle classifiche di tutto il mondo. Dua Lipa apostrofa duramente il narcisista patologico che pensava di poterci trattare come gli pareva e piaceva e di passarla pure liscia, tornando da noi come se niente fosse.
8. E non finisce mica il cielo – Mia Martini
(E non finisce mica il cielo/Voglio te, DDD, 1982)
“E non finisce mica il cielo” , scritta da Ivano Fossati e interpretata dalla voce immortale di Mia Martini, parla del momento successivo alla fine di una storia d’amore: nonostante il dolore e la nostalgia la vita continua, “e non finisce mica il cielo anche se manchi tu”. Mimì, pur mostrandosi incerta sul suo futuro, ci dice in soldoni che non è la fine, che sopravviverà a questo dolore.
9. Good As Hell – Lizzo
“Good As Hell” è un inno all’amore verso sé stessi. In questo brano, Lizzo dispensa consigli su come superare una situazione scomoda e lasciare indietro chi non ci desidera. Good As Hell ci vuole comunicare che prendersi del tempo per se stessi non equivale a essere egoisti, anzi, è ciò che ogni persona dovrebbe fare per sentirsi bene. Stra consigliamo la versione insieme ad Ariana Grande.
“You know you a star, you can touch the sky. I know that it’s hard but you have to try, if you need advice, let me simplify: if he don’t love you anymore, just walk your fine ass out the door”
Trad. “Tu lo sai di essere una star, puoi toccare il cielo. So che è difficile ma ci devi provare, se hai bisogno di un consiglio lascia che ti semplifichi la cosa: se lui non ti ama più attraversa la porta con il tuo bel sedere”
10. I want to break free – Queen
(The Works, EMI, 1984)
“I want to break free” è l’inno liberatorio per eccellenza. Troviamo un Freddy Mercury che, a pieni polmoni, grida “voglio liberarmi”: sono stufo del dolore, delle costrizioni, delle tue bugie, non ho bisogno di te. Come potrebbe questa canzone non sancire un nuovo inizio?
Nella nostra lista personale ci sono anche moltissimi altri brani, che potete trovare nella nostra “Playlist definitiva per superare una rottura” su Spotify!