Dallo sportivo più longevo a quello con la miglior padronanza della lingua inglese passando per il più pagato e i mister da record, Cambridge Assessment English condivide i record e le curiosità legate a 10 calciatori e mister italiani (neo campioni d’Europa compresi) che hanno militato nella Premier League inglese.
Nel 1995 Andrea Silenzi approdava in Inghilterra e diventava il primo calciatore italiano a giocare nella Premier League facendo da apripista a numerosi atleti e allenatori che nel corso degli anni si sono distinti all’interno del campionato d’oltremanica. Tanti, in questi anni, i goal e i record segnati, i titoli vinti e quelli mancati, ma anche le conferenze stampa in cui esibirsi con la padronanza (o meno) della lingua inglese, un aspetto da non sottovalutare come ha dimostrato la recente conferenza stampa in occasione della vittoria azzurra contro l’Austria agli Europei durante la quale Federico Chiesa ha fatto notizia non solo per le sue prestazioni in campo, ma anche per aver sfoggiato un inglese quasi perfetto.
Per celebrare la tradizione di italiani in Premier League, Cambridge Assessment English, che da oltre 80 anni opera come ente certificatore della lingua inglese nel nostro paese, condivide i record e le curiosità di 10 atleti, tra calciatori e allenatori, che si sono distinti nel campionato inglese. Dallo sportivo più longevo a quello con la miglior padronanza della lingua inglese passando per il più pagato e i mister da record, ecco alcune storie legate agli italiani che hanno militato nel campionato più prestigioso al mondo.
Gianfranco Zola: il più longevo
Approdato al Chelsea nel 1996, Gianfranco Zola arriva a Londra dal Parma di Carlo Ancelotti e ci rimane fino al 2003 segnando il record di presenze per un calciatore italiano sui campi inglesi con ben 229 partite disputate. Non solo, Zola si attesta anche come secondo miglior marcatore con ben 51 reti e, con il 60% delle preferenze, è stato definito dai lettori del sito ufficiale della Premier League il miglior giocatore italiano sbarcato in UK. Sul palmarès, inoltre, due FA Cup (la Coppa d’Inghilterra), una Coppa delle Coppe e l’inserimento nella Hall of Fame del calcio britannico.
Gianluca Vialli: il primo player-manager italiano
Capo delegazione durante gli Europei 2020, Gianluca Vialli, che oggi vive a Londra con la famiglia, ha superato la Manica nel 1996 dopo essere stato chiamato al Chelsea da Ruud Gullit, del quale prese il posto l’anno successivo in qualità di primo player-manager italiano nel campionato inglese. Con all’attivo 58 presenze e 21 reti, Vialli, insieme al compagno di squadra Zola, ha all’attivo due FA Cup e la Coppa delle Coppe del 1997, vinta contro lo Stoccarda, e tra il 1998 e il 2002 ha allenato ben due squadre inglesi: il suo Chelsea e il Watford.
Paolo Di Canio: il bomber italiano numero uno
Paolo Di Canio è forse il più iconico calciatore italiano in Premier League e il più integrato con lo stile calcistico anglosassone. Passato dal Milan al Celtic Glasgow nel 1996, l’anno successivo Di Canio si trasferisce allo Sheffield Wednesday dove registra 41 presenze e 15 reti per poi approdare al West Ham nel 1998, dove rimane fino al 2003. Con 67 reti in totale è il bomber italiano numero uno in Premier League.
Jorginho: il più pagato
Nato in Brasile, ma con cittadinanza italiana e ora neo campione europeo, Jorginho viene ingaggiato nel 2018 dal Chelsea seguendo il suo maestro e mentore Maurizio Sarri, chiamato lo stesso anno dai londinesi alla guida del club; il tutto grazie alle ottime prestazioni con il Napoli. Con ben 5,5 milioni di euro a stagione, il centrocampista segna il record per il calciatore italiano più pagato in Premier League.
Roberto Di Matteo: l’unico mister italiano a vincere la Champions su una panchina inglese
Tra i pionieri italiani che nel 1996 si sono trasferiti in Inghilterra, Roberto Di Matteo prosegue la sua esperienza oltremanica come allenatore. A bordo campo prima come vice del portoghese Villas-Boas e poi come mister, dopo l’esonero di quest’ultimo, Di Matteo si ritrova a guidare la squadra nel 2012 e da esordiente compie l’impresa vincendo la Champions League: è l’unico italiano a riuscirci su una panchina inglese.
Carlo Ancelotti: il primo allenatore italiano a vincere la Premier League
Dopo aver giocato sempre per squadre italiane, Carlo Ancelotti si trasferisce in Inghilterra nel 2009 per allenare prima il Chelsea, squadra che accompagnerà fino al 2011 e con la quale vincerà la Premier nel campionato 2009-2010 diventando il primo italiano su panchina inglese a ottenere il titolo, e poi l’Everton (dal 2019 al 2021) spostandosi così a Liverpool dopo alcune parentesi europee tra Francia, Spagna, Germania e Italia. Una curiosità: secondo giocatori e collaboratori, Ancelotti ha portato al Chelsea non solo un’importante vittoria, ma anche numerosi salumi emiliani, dei quali è grande estimatore.
Claudio Ranieri: lo scrittore della favola del Leicester (e il più bravo in inglese)
Claudio Ranieri in Inghilterra è riuscito a compiere un’impresa che rimarrà per sempre nella storia del calcio: nel 2016 ha portato il Leicester alla vittoria della Premier League, il primo trofeo in 132 anni per una squadra considerata una vera e propria outsider del campionato. Il successo delle Foxes era quotato 5000:1 ed è stato accolto come un miracolo sportivo che ha eco internazionale per diverse settimane e che ha portato il club per la prima volta in Champions League. Non solo, King Claudio, come è stato soprannominato, è considerato anche uno dei mister italiani più disinvolti in lingua inglese, con un buon vocabolario e una buona pronuncia. Well done.
Roberto Mancini: la rinascita del Manchester City
Il Leicester ha fatto parte anche della vita dell’attuale allenatore della nazionale italiana, che vi ha militato come giocatore a fine carriera. Dopo una breve parentesi nelle Foxes, però, Roberto Mancini firma un nuovo contratto oltremanica come mister del Manchester City e dal 2009 al 2012 interrompe il digiuno di titoli del club durato ben 35 anni portando uno dopo l’altro FA Cup, Premier League e una Community Shield. Oggi è considerato non solo uno dei protagonisti di quello che è stato definito “Rinascimento azzurro” dopo la vittoria italiana a Euro 2020, ma anche una delle figure chiave della rinascita della sponda blu della città inglese.
Antonio Conte: il quarto italiano a vincere la Premier
Quarto italiano sulla panchina del Chelsea tra il 2016 e il 2018, Antonio Conte riempie di successi il suo primo anno oltremanica. A un mese dall’ingaggio, infatti, ottiene la sua prima vittoria nel derby londinese contro il West Ham, mentre nel maggio 2017 ottiene insieme alla squadra il titolo di campione d’Inghilterra con due ben turni d’anticipo diventando così il quarto allenatore italiano a vincere la Premier League inglese dopo Ancelotti, Mancini e Ranieri.
Maurizio Sarri: il più anziano a vincere l’Europa League
Dopo numerose esperienze lungo lo Stivale, Maurizio Sarri si trasferisce al Chelsea nel 2018 allenando la squadra per la stagione 2018-2019 supportato dai vice Gianfranco Zola e Luca Gotti. Oltre al terzo posto in Premier League e la conseguente qualificazione in Champions, Sarri consegna alla bacheca del Chelsea un importante titolo conquistando così il suo primo trofeo internazionale: la UEFA Europa League del 2019, ottenuta dopo aver battuto i rivali cittadini dell’Arsenal. Non solo, con 60 anni e 139 giorni il mister italiano è l’allenatore più anziano ad aver vinto l’Europa League.