It-Capitolo 2
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It-Capitolo 2: Pennywise torna al cinema tra terrore e risate

Tempo di lettura: 3 minuti

Il club dei Perdenti è tornato! Il 5 settembre è arrivato nelle sale cinematografiche italiane It-Capitolo 2, la seconda parte della storia tratta dal romanzo di Stephen King.

SI TORNA A DERRY

Sono passati ventisette anni da quando Bill, Bev, Ben, Eddie, Richie, Stan e Mike avevano affrontato e sconfitto Pennywise, il clown muta-forma che aveva terrorizzato la città di Derry. Sono passati ventisette anni da quando il club dei Perdenti aveva giurato di riunirsi, nel caso il pagliaccio avesse fatto ritorno. Ormai adulti e sparsi per gli Stati Uniti, Bill e gli altri sono andati avanti con la loro vita, ognuno per la sua strada. I ricordi di quell’estate di terrore sono lontani, sfuocati. Mike, l’unico che vive ancora a Derry, si mette in contatto con il resto del club, per ricordare loro la promessa fatta. Infatti Pennywise è tornato, e solo loro lo possono sconfiggere una volta per tutte. Il gruppo di amici fa quindi ritorno a Derry per rivivere i ricordi di ventisette anni prima e affrontare un’ultima volta le proprie paure. Riusciranno a distruggere il muta-forma definitivamente?

CAST: RITORNI, NUOVE FACCE E CAMEI SPECIALI

L’idea di raccontare le vicende narrate nel libro di King in due film separati c’era da prima che la produzione incaricasse Andrés Muschietti di dirigere la prima parte. Per questo motivo, il cast tecnico presenta una continuità: Muschietti torna alla regia, la sceneggiatura è sempre di Gary Dauberman e la produzione è ancora affidata a Roy Lee e a Barbara Muschietti. Grazie all’espediente dei flashback, anche i giovani e talentuosi attori che hanno interpretato i protagonisti nella prima parte hanno avuto la possibilità di tornare. Tra questi spiccano Finn Wolfhard e Jack Dylan Grazer, gli interpreti di Richie e Eddie. Infine Bill Skarsgård indossa di nuovo gli abiti dell’inquietante Pennywise/It. Al cast si sono aggiunti gli interpreti delle versioni adulte dei protagonisti: James McAvoy, Jessica Chastain, Jay Ryan, Bill Hader, Isaiah Mustafa, James Ransone e Andy Bean, rispettivamente nei ruoli di Bill, Bev, Ben, Richie, Mike, Eddie e Stan. Inoltre, in questo secondo capitolo, ci sono dei camei particolari: Xavier Dolan, lo stesso Muschietti e Stephen King appaiono all’interno della pellicola. 

SCENEGGIATURA DEBOLE NONOSTANTE L’OTTIMA REGIA

Muschietti si riconferma abile nella direzione: la sua regia si adatta perfettamente al genere dell’horror. Belle in particolare le transizioni tra alcune scene, che cercano di creare una sorta di continuità di immagine, soprattutto nei passaggi tra presente e passato. Peccato che la sceneggiatura non sia all’altezza. I protagonisti in versione adulta non sono caratterizzati bene quanto lo erano le loro controparti adolescenti; di questo ne risentono anche gli attori che, nonostante la bravura dimostrata altre volte, non riescono a bucare lo schermo.

L’atmosfera orrorifica, creata dai continui jumpscare, viene continuamente spezzata da momenti comici e battute, non sempre funzionanti. I pochi istanti di paura, che lo spettatore potrebbe provare durante la visione, non fanno in tempo ad essere metabolizzati, a causa dell’interruzione immediata provocata dalla risata. Il talento di Bill Skarsgård non è sufficiente a rendere Pennywise spaventoso e angosciante. It, in ogni sua forma, risulta grottesco, quasi ridicolo.  Infine la durata del film non aiuta: le tre ore non sono gestite al meglio e purtroppo in alcuni punti la noia si fa sentire, soprattutto nella prima metà. 

La nota positiva è data dall’inserimento dei flashback, che risulta molto efficace: oltre a ricreare le atmosfere spielbergiane che avevano caratterizzato il primo film, dà la possibilità di approfondire ulteriormente le vicende passate.

SCONFIGGERE LE PAURE

La forza di questo film, o meglio della storia creata da King, risiede nella riflessione che si compie sul tema della paura, dal punto di vista psicologico. Il primo film si concentrava sull’idea che la maggior parte delle paure che un bambino ha, spesso e volentieri, sono causate dagli adulti che lo circondano e lo condizionano. La paure dei giovani protagonisti erano il riflesso dei comportamenti che i loro genitori avevano verso di loro.

It-Capitolo 2, invece, si concentra sui traumi infantili, la loro rimozione e il conseguente percorso che bisogna fare per riviverli e superarli. Adulti e lontani da Derry, i protagonisti hanno dimenticato e rimosso tutto ciò che era collegato a Pennywise: il dolore, la paura ma anche l’amicizia che li legava. Basta però tornare nei luoghi della loro infanzia, che subito i traumi riaffiorano, la paura e il dolore sembrano non essersene mai andati; ma tornano alla mente anche i ricordi felici, i momenti di amicizia e di condivisione. Grazie a questi sentimenti ritrovati dopo tanto tempo, i membri del club dei Perdenti possono rivivere le loro paure più grandi e superarle in modo definitivo.

DA VEDERE?

It-Capitolo 2, anche se presenta qualche sbavatura nella sceneggiatura, risulta essere una degna conclusione della prima parte. Sicuramente è un film che dividerà il pubblico in base alle aspettative: il genere horror si declina in forme diverse, più o meno terrificanti a seconda dei gusti. Un suggerimento che mi sento di dare è quello di andare a vedere la pellicola al cinema: nella sala buia, circondati da sconosciuti, l’esperienza risulterà molto più coinvolgente.

Consigliato: Sì (meglio se visto al cinema)

Voto: 7,5

Sara Tocchetti

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