Cultura

Ikea Art Event 2021: l’arte in camera, democratica e accessibile

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Poche settimane fa è stata annunciata la nuova collezione di Ikea Art Event 2021. La famosissima azienda svedese, la cui mission punta da sempre su stile di arredamento moderno, ottimizzazione degli spazi e prezzi alla portata di tutti, rientra infatti nella tendenza economica relativamente recente che vede aziende completamente estranee alla produzione artistica incoraggiare quest’ultima, tramite eventi e sovvenzioni.

Si tratta di una forma di mecenatismo moderno: dal 2015 – quest’anno si è giunti alla sesta edizione – lo scopo della multinazionale è infatti quello di mettere in dialogo il mondo dell’arredamento di interni con l’arte in ogni sua forma, consolidando il legame tra arte e design, scoppiato nel secolo scorso.

Ikea Art Event 2021: la collezione

Gli artisti chiamati a realizzare la collezione di quest’anno sono Daniel Arsham, i due collettivi Gelchop Humans since 1982, Sabine Marcelis e Stephan Marx.

Tutta la collezione sarà disponibile sul sito di Ikea a partire da Aprile 2021, ma è già stata lanciata un’anteprima d’acquisto lo scorso 22 marzo. Tra formazioni scultoree, pittoriche, fotografiche e performative sono stati realizzati rispettivamente:

1. Un orologio da tavolo che riflette sulla fugacità del tempo

Orologio da tavolo di Daniel Arsham

2. Una lampada ispirata alla chiave a brugola (oggetto fornito sempre da Ikea per il montaggio dei suoi mobili!)

Lampada da tavolo di Gelchop

3. Un quadro-teca in alluminio all’interno del quale è esposto un drone, probabile riflessione sulla società della sorveglianza che diventa elemento di collezione

Decorazione da parete di Humans since 1982

4. Una lampada a muro ispirata ai tagli di Lucio Fontana e al contrasto tra luci e colori, per fornire nuove esperienze sensoriali

Lampada da parete di Sabine Marcelis

5. Un vaso e un plaid in cui sono trascritte delle frasi molto emotive, per ragionare sull’artisticità della parola e dare una sensazione di affetto, calore e sentimentalismo nelle case delle persone.

Vaso di Stefan Marx

Plaid di Stefan Marx

Arte, design, democraticità e accessibilità

L’arte ha sempre avuto una funzione decorativa. Ciononostante, è indubbio che le tendenze più contemporanee abbiano contribuito enormemente all’oggettificazione di prodotti di un certo valore: a partire, ad esempio, dagli anni Sessanta del secolo scorso, quando si sentì la necessità di mescolare qualsiasi ambito della produzione alla vita quotidiana, produzione artistica in primis.

È anche vero, però, che negli ultimi vent’anni il design ha assunto una democratizzazione e un livello di considerazione decisamente più ampio rispetto ai suoi inizi. Pur trattandosi di una disciplina relativamente giovane, salita alla ribalta con le sperimentazioni del Bauhaus del Novecento, è negli ultimi vent’anni che si è scatenata la passione per la decorazione di interni “di stile” e, talvolta, “tematica”. Insomma, ad oggi chiunque può accedere a un mobilio da rivista di arredamento di interni a prezzi più che modici. Sin dal 1945, anno della sua fondazione, Ikea si è fatta portavoce di quest’idea senza rinunciare all’importanza dell’estetica e riuscendo sempre ad aggiornarsi sul cambiamento dei gusti del consumatore.

Di conseguenza, nel 2015 l’azienda ha deciso di dedicarsi direttamente all’estetica contemporanea lanciando Ikea Art Event. Richiedendo ogni anno a cinque artisti o designers provenienti da tutto il mondo di produrre 10 prodotti/opere in edizione limitata, Ikea Art Event si presenta come una vetrina per artisti, ma anche per oggetti d’arredamento attuali, originali e ricchi di significato. Quasi come un ritorno ai giorni in cui ci si poteva accomodare sulla sedia Wassily/Modello B3 di Marcel Breuer…

Con Ikea Art Event possiamo diventare un po’ tutti collezionisti: voi quale opera sceglierete?

Sara Maietta
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Sara Maietta
Una vita ascrivibile all'ABCD: aspirante curatrice, bookalcoholic, catalizzatore di dissenso e dadaista senza speranze.