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Politica

Il governo è un rebus. La scelta più importanti per il futuro di Meloni

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Mancano pochi giorni all’insediamento del nuovo parlamento che adempierà ai primi compiti per dare il via alla legislatura. Un mandato che inizia in un periodo assai delicato, con cittadini ed imprese che chiedono risposte e con il governo Meloni da formare in pochissimo tempo.

L’urgenza di un governo che affronti il momento di crisi internazionale

Ce lo si aspettava ma l’autunno bollente che si sta concretizzando in questi giorni fa davvero paura. Un periodo storico di recessione, con un conflitto dall’evoluzione incerta e con la stagione fredda che si avvicina.

Tutti elementi che richiedono la presenza di un governo stabile in grado di gestire tutti i fronti aperti, non ultimo quello di una legge di bilancio tutta da scrivere con cui tutelare gli enti locali dai contraccolpi dei prossimi mesi. 

Ecco che Giorgia Meloni si trova difronte a una scelta fondamentale, quella che segnerà il suo futuro politico: assumere un atteggiamento moderato, coltivare le relazioni internazionali mantenendo qualcosa dell’attuale governo; o cambiare completamente rotta al Paese assumendo toni anti establishment.

Le dichiarazioni degli ultimi giorni non fanno intuire come sarà il prossimo governo. Da una parte Meloni strizza l’occhio a ministri come Cingolani; dall’altro però attacca Draghi accusandolo di ritardi nell’attuazione del PNRR. 

Non si comprende allora come Meloni voglia affrontare la tempesta perfetta: se usando sfruttando la scia di Draghi o se prendendola in contro corrente. 

L’incognita Salvini che delineerà la forza del governo

C’è un errore che Meloni non deve commettere nella formazione del governo facendo tesoro dell’esperienza di Giuseppe Conte: tenere lontano Matteo Salvini.  

Per la sua sopravvivenza a Chigi sicuramente Meloni non potrà concedere a Salvini il Viminale: un ministero troppo esposto e dal quale il leader della Lega potrebbe avere la Golden share del governo.

La personalità di Salvini in realtà rappresenta un potenziale pericolo in qualsiasi altro ruolo nel governo. In un periodo storico come questo un ministro Salvini potrebbe spostare l’intero asse del governo. 

Un problema al quale Meloni dovrà guardare attentamente sapendo della spada di Damocle della minaccia di un appoggio esterno ventilata dalla Lega in caso il leader non trovasse posto al tavolo del governo. 

A favore di Meloni ci sono le consultazioni del Capo dello Stato ancora tutte da vivere. Potrebbe essere proprio Mattarella infatti a depennare Salvini dalla lista dei ministri.

Federico Feliziani
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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.