Società

Fiumi d’oro, l’Amazzonia è ancora una volta in pericolo

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La Nasa ha recentemente pubblicato rare fotografie scattate da un astronauta della Stazione Spaziale Internazionale lo scorso 24 dicembre. Le foto mostrano i cosiddetti “fiumi d’oro”: pozzi scavati tramite attività minerarie illegali che rappresentano una grave danno per la biodiversità dell’Amazzonia e un pericolo per la salute delle popolazioni locali.

Lo scatto

L’astronauta ha scattato la foto mentre sorvolava la foresta pluviale amazzonica nella regione di Madre de Dios, sudest del Perù.  Uno scatto insolito e raro, reso possibile dalle favorevole condizioni climatiche. Solitamente i pozzi non sono visibili dagli astronauti a causa della nuvolosità ma in questo caso sono ben distinguibili per via della luce solare riflessa. Le fosse, ipotizza la Nasa, sono state scavate da garimperos, minatori che cercano oro illegalmente. I tratti disboscati evidenziati dalla fotografia seguono il corso di antichi fiumi che hanno depositato sementi, tra cui  proprio l’oro. Secondo la Nasa: “L’estrazione mineraria è la principale causa di deforestazione nella regione e può anche causare inquinamento da mercurio dovuto al processo di estrazione dell’oro”.

Un danno per l’ambiente…

La deforestazione è strettamente necessaria all’attività mineraria e questo comporta un grave pericolo per la foresta amazzonica. La Nasa spiega infatti che le fosse appaiono come bacini piedi d’acqua e circondati da terreno fangoso, ormai privo di qualsiasi vegetazione. Un guaio enorme se si pensa alla straordinaria biodiversità della regione amazzonica che ospita 30 mila specie di piante e 30 milioni di specie animali, alcuni a noi ancora sconosciuti. E non è la prima volta che il polmone verde della Terra è sotto attacco: dal 2019 c’è stato un incremento negli incendi che inghiottiscono la foresta e  la cui terra bruciata viene occupata da attività agricole illegali.

…E per la salute

I cercatori d’oro utilizzano il mercurio per amalgamare le pagliuzze che vengono estratte.  Il mercurio, come sappiamo, è particolarmente tossico per l’uomo. L’attività di estrazione dell’oro mette dunque in pericolo la vita delle comunità locali ed etniche che occupano quei luoghi e che, talvolta, sono costrette ad allearsi con il nemico per poter portare sopravvivere. Infatti, la Nasa afferma che “decine di migliaia di persone si guadagnano da vivere grazie a questa attività mineraria non registrata”.

Ma ad aggiungersi ai  problemi delle comunità locali c’è anche la Covid-19. La pandemia ha causato un aumento nelle attività illegali dei cercatori d’oro e inoltre la mancanza di un adeguato sistema sanitario e dei dispositivi di protezione individuali ha comportato moltissimi contagi e morti.

L’Amazzonia è in serio pericolo e di certo la situazione non andrà a migliorare. Tante sono le prove che testimoniano la trascuranza dell’uomo nei confronti della foresta, una tragedia enorme simbolo di quanto in là può portare l’avidità dell’uomo.

Chiara Cogliati
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Chiara Cogliati
Da un anno vive a Venezia dove studia, ogni tanto si rintana leggendo e ogni tanto pensando, anzi spesso, serve per fare tutto il resto. Le piace ascoltare, le riesce meglio che parlare, ma per fortuna sa anche scrivere, un pochino, e allora quello che vorrebbe dire a parole lo scrive, così si diverte.