Il secondo giro da esploratore per Fico. Allunga la crisi di governo ma potrebbe salvare Conte
Doveva essere una crisi di governo lampo. E invece a quanto pare l’incarico esplorativo conferito da Mattarella a Roberto Fico è il segnale di come il Quirinale voglia essere sicuro di formare un governo stabile.
Del resto il Presidente Mattarella deve prestare attenzione a cosa potrebbe accadere durante il semestre bianco. Non si può certamente permettere un’altra crisi di governo nell’impossibilità di sciogliere le Camere.
Può essere anche questo uno dei motivi che hanno spinto il Presidente Mattarella verso un lungo incarico esplorativo a Fico. Mattarella vuole infatti essere sicuro che il prossimo governo sia fondato su una buona base parlamentare e su un programma in grado di tenere. Ci sanno infatti da investire i 209 miliardi del Recovery Fund: fatto storico che per questo merita attenzione.
Adesso però si paleseranno tutti i veti e gli ostacoli ai quali Fico dovrà fare fronte. Il nome del Presidente del Consiglio per esempio. Su cui molti hanno balbettato durante le consultazioni. La presenza o meno di Italia Viva nella maggioranza su cui il Movimento Cinque Stelle rischia di spaccarsi.
È stato proprio Di Battista, sui social pochi secondi dopo le dichiarazioni alla stampa del reggente Crimi, a porre un pesante veto su Renzi. Il volto più massimalista del mondo pentastellato potrebbe avviare la scissione nel caso prevalesse la pace con Italia Viva.
Non è escluso che Di Battista sia uno dei motivi dell’incarico esplorativo di Roberto Fico. Da membro del Movimento Cinque Stelle potrebbe riuscire a risolvere la questione, magari capendo se il veto è su tutta Italia Viva o solo sulla figura di Matteo Renzi. È pur vero che non sembra esserci differenza: le mosse di Renzi finora sono state condivise da tutti i suoi parlamentari.
Nelle mani di Fico Mattarella ha messo quattro giorni importanti nei quali, per la seconda volta in carriera, il Presidente della Camera ha il ruolo prestigioso di esploratore. Un incarico che tiene conto del suo orientamento politico. Lo stesso incarico affidato alla Casellati avrebbe indicato scenari molto diversi.
Con Roberto Fico forse Conte può ancora sperare in una terza esperienza di governo. Ma da Matterella sembra essere arrivato uno stop a immaginare nuove forze. Un messaggio che potrebbe essere rivolto proprio a Giuseppe Conte: per raffreddare un ipotetico desiderio di un nuovo partito.
Federico Feliziani
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