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Diritti: la maggioranza dice no al certificato europeo di filiazione

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Sono i diritti a tenere banco questa settimana nel dibattito politico. Il Parlamento ha infatti votato contro la direttiva europea che ordina agli Stati membri la trascrivibilità dei figli delle famiglie arcobaleno. Un no ideologico che crea un problema ai bambini che già vivono con due mamme o due papà.

Diritti: i bambini delle famiglie arcobaleno non possono essere trascritti in Italia

La motivazione della maggioranza per il no al certificato europea di filiazione è la contrarietà all’utero in affitto, ma sta di fatto che la decisione renderà la vita più complicata ai bambini nelle famiglie arcobaleno.

Il punto è che non potranno essere trascritti in Italia i bambini nati fuori dai confini nazionali dove è possibile aderire a percorsi genitoriali per coppie omosessuali. Il diniego, che ha esclusivamente una ragione politica, rischia di mettere in difficoltà i bambini che per lo Stato italiano avranno così solo un genitore.

Una fattispecie giuridica che implica minori diritti sui bambini da parte del secondo genitore, per la legge un perfetto estraneo che quindi non può agire da rappresentante legale se non con il permesso del genitore certificato. Limite che non tiene conto della realtà e delle esigenze del bambino che si potrebbe trovare senza genitori qualora succedesse qualcosa a quello legale.

Si tocca A per colpire B facendo un grave danno a C. È questo lo schema della negazione di diritti che la maggioranza ha scelto di attuare: pensando di limitare la pratica dell’utero in affitto non si riconosce l’Italia reale che vede quotidianamente bambini cresciuti da genitori omosessuali. 

Un problema giuridico causato da un principio politico che non riesce a fare i conti con quello che di fatto esiste ogni giorno. Non è oscurandoli che spariranno i bambini cresciuti da due mamme o da due papà.

A Milano il prefetto ordina al Comune di interrompere la trascrizione dei figli di genitori dello stesso sesso nati all’estero

Intanto la prefettura di Milano, secondo una sentenza di Cassazione, ordina l’interruzione della trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali nati all’estero.

Un provvedimento che sta facendo discutere e su cui si è concentrato il primo question time della neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che ne ha chiesto conto a Giorgia Meloni. 

La vicinanza temporale con il voto contrario del Senato sul certificato europeo di filiazione ha infiammato la polemica su quella che, secondo l’opposizione, è una compressione dei diritti. 

Federico Feliziani
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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.