“Noi credenti in Cristo Gesù siamo figliuoli del Re dei re e quindi, come si conviene a dei figli di un re, dobbiamo vivere da re”.
Paula White è la star dei prosperity gospel americani, che si potrebbero definire come una rivisitazione in chiave neo-liberista del Vangelo cristiano. La predicatrice, nata nel 1966 nel Mississippi, è riuscita, nel corso degli anni, a diventare sempre più famosa, seguita e… ricca. Sì, avete capito bene: non stiamo parlando di ricchezza d’animo, in quanto secondo la Teologia della prosperità il vero cristiano, quello ben voluto dal Signore, lo si riconosce perché felice, sano e, soprattutto, benestante. La White – si legge sulle pagine de Il Fatto Quotidiano – è oggi a capo di una comunità capace di raccogliere 150 milioni di dollari in donazioni.
“Dio ha detto che intesterete i vostri assegni a Paula White, se Dio vi chiede di donare 12 dollari fatelo, anche con carta di credito, in cambio avrete ricchezza. Se non lo fate, i vostri sogni moriranno”. (Paula White)
Religione e American dream
Ma da dove viene tutto questo successo? I predicatori come Paula White sono stati bravi – sostituitelo pure con “furbi” – a unire il bisogno di credere in una divinità delle persone a quello che è ed è stato il vero Credo della società statunitense fin dalle sue origini: quel Destino manifesto che ha spinto i padri fondatori a lasciarsi alle proprie spalle il “vecchio mondo” alla ricerca di nuove opportunità e della continua “espansione”, come Nazione prima, come potenza economica poi. Oggi il vangelo della prosperità si sposa benissimo con l’individualismo della società contemporanea e con quel positive thinking (pensiero positivo, ndr) espressione dell’ American Way of life che tanto piace a molti guru moderni della crescita personale.
Un esempio delle prediche di Paula in cui augura ai fedeli una vita “abbondante”
L’amicizia con Donald Trump e l’ufficio alla Casa Bianca
È facilmente intuibile che, tra la facoltosa discepola del Signore e il Presidente dai capelli tinti di giallo, potesse essere amore a prima vista. “Il richiamo divino” inizia nel 2002, quando Trump rimane colpito da una delle sue prediche – e dalla folla in visibilio – e la invita ad esibirsi ad Atlantic City. “Trump è come un diamante che svela una nuova faccia ogni volta che è esposto alla luce”, ha detto la White dopo aver benedetto l’elezione del Presidente nel 2016. Paula parla spesso delle “potenze demoniache” che si nascondono dietro i social network che si sarebbero coalizzati contro Trump, il quale “ha certamente una relazione con Dio“. Tra un sermone e l’altro, la bionda predicatrice si gode oggi la sua poltrona nello Studio Ovale, visto che le è stato da poco conferito ufficialmente il ruolo da consigliera per la Faith and Opportunity Initiative.
D’altronde, lo dice il Vangelo secondo Paula White: il vero immorale è chi ha la mentalità della povertà.
Pietro Colacicco