Diversi riposizionamenti stanno affollando la politica italiana; anche nella settimana che ci stiamo mettendo alle spalle le forze politiche hanno espresso scelte tattiche in vista delle amministrative di ottobre. In particolare Giuseppe Conte che è tornato fra la folla dopo le dimissioni da Presidente del Consiglio. A fianco a lui c’è Enrico Letta che questa settimana è stato a Bologna per sostenere Matteo Lepore candidato alle primarie del Centrosinistra che si svolgeranno domenica.
Conte e l’idea innovativa di posizionare il nuovo Movimento al centro
Una delle notizie più attese nella politica italiana è la nascita del nuovo Movimento Cinque Stelle. Il partito guidato da Giuseppe Conte a quanto pare sarà molto diverso dal movimento delle origini. È stato Luigi Di Maio a farsi sfuggire qualche caratteristica del nuovo soggetto politico: Un movimento che guarderà al centro con un’attenzione alla piccola e media impresa.
Una scelta sorprendente quella di Conte considerando come l’area a cui si rivolgerà sia al quanto affollata. Il centrismo italiano ha infatti diversi interpreti, tutti di piccole dimensioni che si contendono lo stesso elettorato. Da Italia Viva di Renzi, passando per Azione di Carlo Calenda e qualche area del PD. E adesso anche il Movimento Cinque Stelle 2.0. Con una prateria incolta a Sinistra tutto ci si poteva aspettare tranne la svolta al Centro di Conte che, peraltro, non trova nessun appiglio nella storia del Movimento.
La rivelazione di Di Maio ha infatti disatteso le aspettative che immaginavano un movimento orientato a Sinistra seppur con un atteggiamento moderato come evidenziano i nuovi toni utilizzati dai pentastellati.
Questo nuovo partito lascia la bocca amara: un tentativo di rinascita in un campo in cui sarà difficile differenziarsi in un momento storico nel quale sono elettoralmente premiate le posizioni radicali.
il Centrosinistra in tempo di primarie
Se Conte sta riposizionando il Movimento Cinque Stelle il Partito Democratico sta scegliendo i candidati sindaci in città dal peso specifico non indifferente. Da Roma a Bologna in questo fine settimana si concluderanno le primarie. Nel capoluogo emiliano il confronto si fa pesante fra Matteo Lepore, sostenuto dal PD, e Isabella Conti attuale sindaco di San Lazzaro ed esponente di punta di Italia Viva.
Un risultato non scontato che inciderà sulle alleanze: Il Movimento Cinque Stelle bolognese si è sottratto attendendo il candidato che uscirà dalle urne del Centrosinistra; nei giorni scorsi tuttavia Conte ha riferito di sostenere Lepore aprendo così a una futura alleanza. C’è poi un’area molto ampia formata dalla Sinistra cittadina a sostegno del candidato del Partito Democratico che non è scontato sostenga Conti se risultasse vincente.
Anche a Bologna quindi non c’è ancora nulla di certo: si capirà tutto lunedì quando, dopo aver scelto il candidato sindaco, si inizierà a delineare un programma e le parti politiche che lo sosterranno.
Più chiara la situazione a Roma dove le primarie del Centrosinistra vantano due nomi come Roberto Gualtieri (PD) e Stefano Fassina di Liberi e Uguali. Il risultato però qui è assai scontato: Gualtieri sarà il candidato sindaco che alle prossime amministrative si confronterà con Carlo Calenda, Virginia Raggi e Michetti del Centrodestra.
L’elemento interessante sotto il cielo romano sarà lo scontato ballottaggio nelle prossime amministrative. Si vedranno le alleanze che ad oggi sembrano non esserci ma pronte a palesarsi nel momento del confronto a due.
Il ritorno delle Sardine: un po’ in piazza e un po’ nelle istituzioni
Forse il vero fatto di questa settimana politica è quello che non ha avuto eco: le Sardine sono tornate con una campagna per la legalizzazione della cannabis e la decisione di partecipare alle elezioni amministrative.
Un segno di maturazione per il movimento delle Sardine incerto fino a poco tempo fa. La scelta di candidarsi comporta il confronto schietto con il consenso, cosa che finora le Sardine non avevano voluto sostenere. Si sono affermate come stimolo e non come proposta politica. Sembra aver vinto tuttavia l’ala interventista: quella a cui non basta mobilitare le piazze ma che desidera entrare nelle istituzioni.
Da vedere come la prenderà l’elettorato, entusiasta per quel movimento di partecipazione dal basso, ma mai saggiato su una discesa in campo.
Una settimana politica dunque movimentata per il Centrosinistra alla spasmodica ricerca di candidati per le amministrative di ottobre, con il Movimento Cinque Stelle che si prepara a entrare nella galassia centrista e le Sardine che hanno mollato la canadese alla conquista del potere. Nonostante il caos che regna indisturbato per adesso può dormire sonni tranquilli perché il Centrodestra si sta letteralmente perdendo nel piccolo bicchiere delle candidature a sindaco.