Siamo un progetto editoriale on-lain e off-screen, megafono di una generazione in bilico fra quello che vorrebbe e quello che non può fare, tra ciò che dovrebbe essere e ciò che non può sognare. Scriviamo e parliamo al confine tra domande e risposte, tra giusto e sbagliato, non cadendo né cedendo ma sempre rimanendo sul bordo.
Ecco perché noi siamo Borderlain.
Nata sotto il segno dei tortellini, forse per questo Carlotta ha sempre avuto fame: di conoscere, sognare e organizzare progetti con sorridente serietà. Adottata da Milano con furore, beve caffè amaro al mattino e vino rosso la sera. Colleziona edizioni di Jack Frusciante è uscito dal gruppo che tiene sul comodino insieme a un manuale di Management per ricordare a se stessa che “arriverà il giorno” prima di dormire. Bastian contrario, quando le hanno detto “Scienze Politiche non dà lavoro” lei si è laureata con due multinazionali nel cv; quando le hanno detto “non ti seguirà nessuno” ha fondato Borderlain insieme ad altre 15 persone.
Bolognesità doc, garbo e pazienza caratterizzano Isabella since 1994. La sua immaginazione rampante l’ha avvicinata alla cultura cinematografica permettendole di laurearsi all’International Master in Audiovisiual and Cinema Studies dell’Università di Udine, grazie al quale in età avanzata sarà fiera di raccontare ai suoi nipotini di aver vissuto un anno in Francia. Ritiene Borderlain un antidoto morale al compensare i giovani mediante sole esperienze formative con le quali “mica ci paghi le bollette” (cit.); nel mentre si occupa dei contenuti creativi per la comunicazione social e del video-making. Ogni tanto scrive anche di cinema, bevendosi ogni sera una tisanina.
Se non conoscete Pietro sappiate che penna e volontà sono i segni distintivi della sua personalità. Giornalista pubblicista dal 2017, fin dagli inizi si è occupato principalmente di cronaca e calcio, mosso dalla mancanza della sua (bella e dannata) Napoli e dalla passione per la squadra nerazzura. Ha collaborato con diverse testate e blog.
Viaggiatore incallito alla scoperta di luoghi ed emozioni, sta completando il suo percorso in Scienze Politiche. Non lasciandosi intimorire dal dilagante giornalismo precario, vede in Borderlain un esempio controcorrente di crescita professionale e morale.
Margherita Sarno – Editor in Chief alias “ Capo Scribacchini”
Nata in una domenica di maggio, dedita agli studi linguistici trasformatisi poi in islamici, dopo la laurea diventa giornalista. Scrive per chi ama l’informazione pulita, per chi vuole ritrovarsi nelle parole che evocano sentimenti comuni e soprattutto per chi cerca la compagnia tra le righe.
Serena Zoe Lombardi – Supervisor Editor alias “La Controllora”
Nata nel 1995, curiosa e sognatrice, capisce di voler insegnare vivendo una grande e sofferta storia d’amore con il latino e greco. Laureata in Lettere Antiche tra passione e lacrime, mentre insegue il suo sogno legge, canta, si commuove (spessissimo) e chiacchiera con chiunque le si pari davanti.
Sara Najjar
Nata nel 1996 a Bologna e cresciuta nell’hinterland modenese, è ritornata nella sua città natale da pendolare dove ha studiato prima Educatore Sociale e Culturale poi Pedagogia. Si circonda di gatti fin da quando è piccola e, tra le tante cose, si ciba di musica (principalmente indie), serie tv, libri e scrittura.
Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi in provincia di Bologna, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.
Giuseppe de Filippis
Studente di scienze politiche, vive a Napoli. L’attualità è l’amorevole moglie che lo fa sentire al sicuro, la letteratura la sua amante capricciosa. Inesorabilmente devoto alla poesia e all’orrido non necessariamente in quest’ordine. Ha un dattiloscritto nel cassetto. Ha da poco capito che il cassetto è se stesso.
Andrea Tarantino
Giornalista e copywriter, si definisce “napoletano doc” amante della cultura partenopea in tutte le sue declinazioni. Ama lo sport, i cani e la musica rock (Pink Floyd e Queen su tutti). La sua mission in Borderlain? Raccontare il calcio e lo sport andando ben oltre il mero risultato sportivo.
Sara Tocchetti
Nata a Brescia, vive a Bologna dove studia cinema al Dams. Il suo sogno: diventare un critico cinematografico. Ama guardare film, il sarcasmo e gli aperitivi con le amiche. Odia il silenzio e la solitudine. Non parlarle prima del caffè la mattina: potrebbe mordere.
Nicola Di Giuseppe
Un’anima straniera in un corpo napoletano, sognatore a tempo pieno e artistoide a tempo parziale. Si ciba di parole e arti visive, mentre viaggia, scopre nuove culture e tifa Napoli. Ogni tanto, poi, cerca di vincere il fantacalcio.
Chiara Cogliati
Nata in provincia di Lecco, vive a Venezia dove studia alla Ca’ Foscari tra spritz e cicchetti. Passa le giornate tra le calli e cercando di evitare i gabbiani agguerriti. Tra i suoi mille hobby (film, libri, teatro, cucina, arte, disegno) la scrittura le dà qualcosa in più. Se prima la definiva ‘una delle poche cose che mi riesce bene’ adesso è ‘una strada in salita’ perché sa quanto ancora c’è da imparare.
Miriam Ballerini
Nata in un giorno di fine inverno del 1999, vive sospesa tra Como e Milano. Da piccola voleva fare la veterinaria. In coerenza con questa sua aspirazione oggi studia lettere. Crede ancora che la cultura possa salvare il mondo. Nell’attesa che il miracolo avvenga, beve caffè amaro (molto), legge (spesso) ed è in ritardo (sempre).
Matteo D’arco
Biologo sposato e dottorato, produce piante acquatiche ed è papà di un figlio e di un podcast dedicato alla scienza. Avendo poco da fare è appassionato di mountain bike, ecologia, grigliate e sarcasmo. Fino a poco tempo fa aveva la stessa pettinatura di Caparezza (ma soprattutto i capelli).
Mattia Passariello
Vive a Napoli ma è enigmatico e crepuscolare come Praga, città che lo ha rapito e in cui sogna di vivere. Curioso, viaggiatore, nostalgico, affascinato da tutte le declinazioni della cultura, la scrittura placa il flusso incessante (talvolta ossessivo) dei suoi pensieri, scavando dentro sé e il mondo. In poche parole, scrive per salvarsi. Fa troppe cose insieme, eccede nel sarcasmo e ama perdersi nell’universo pallonaro.
Sara Maietta
Aspirante curatrice, bookalcoholic, catalizzatore di dissenso e dadaista senza speranze: l’ABC (più una D) di Sara, dal 1996 con furore. Studia cose strane e ne fa altrettante. Con i piedi a Napoli, la testa e il cuore tra Parigi e chissà dove. Sempre e comunque pronta per un po’ di sano dramaqueening.