A pochi giorni dalla riapertura di bar e ristoranti in Emilia-Romagna si decide di allargare l’accesso ai test sierologici. Una scelta che potrebbe rivelarsi vincente
Pare che l’emergenza Covid sia sotto controllo. Così è possibile immaginare una riapertura anticipata del Paese. Dal 18 Maggio infatti potranno tirare su la serranda bar e ristoranti, parrucchieri e centri estetici, negozi di abbigliamento. Mancano solo le linee guida che il governo dovrebbe varare entro venerdì fra mille reclami e polemiche.
Ci stiamo preparando a convivere con il Covid- 19 mantenendo sempre l’attenzione sull’evoluzione dell’epidemia. Sembrerebbe che non sia scientificamente confermata la teoria secondo cui il virus perderebbe potenza con il caldo. Per questo, se da una parte sta emergendo sempre di più la necessità di rianimare il tessuto economico, dall’altra rimane indispensabile persistere sul monitoraggio.
Una sintesi sulla carta molto funzionale sembra essere stata trovata in Emilia-Romagna dove da questa settimana è possibile richiedere il test sierologico sia da parte delle aziende sia da parte dei privati cittadini. La delibera approvata lunedì configura un sistema molto regolamentato ma che potrebbe essere la chiave per trascorrere una vita normale.
Come funziona?
Attraverso i medici di famiglia è infatti possibile richiedere il test sierologico che potrà poi essere eseguito in uno dei laboratori autorizzati dalla Regione. Chi deciderà di sottoporsi all’esame entrerà in un percorso abbastanza stringente in grado di garantire la tutela della salute pubblica nel caso il test risulti positivo.
Se infatti si rintracciano anticorpi nel sangue scatta subito la quarantena cautelativa e il tampone con il quale viene rilevata la presenza del Covid allo stato attuale.
Tutto questo permetterà di eseguire uno screening sulla popolazione regionale procedendo con un isolamento al bisogno e individuale. Certo, ci saranno dei costi per chi vorrà sottoporsi al test sierologico volontariamente. La Regione su questo comunica un costo medio di 25 euro per il test cosiddetto pungi dito e di 50 per l’esame del sangue completo. Sono due esami alternativi: ognuno potrà scegliere quale fare.
Quante volte ci siamo chiesti se siamo stati asintomatici o se magari non ci siamo accorti di essere stati colpiti dal Covid perché abbiamo sottovalutato anche lievi sintomi. Da questa settimana i cittadini dell’Emilia-Romagna si potranno togliere il dubbio tranquillizzando non solo sé stessi ma anche le loro frequentazioni.
Federico Feliziani
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