Fase 2, maggiore libertà negli spostamenti e società che riparte per gran parte: la luce fuori dal tunnel chiamato Coronavirus sembra sempre più vicina, ma c’è ancora da stare attenti a proteggersi coprendo naso e bocca con mascherine (oltre che utilizzando i guanti laddove necessario).
Per questo, il collettivo artistico Plastique Fantastique di Berlino ha pensato a iSphere. Un progetto che vede Marco Canevacci (Dr. Trouble) e Yena Young (Ms. Bubble) – i due fondatori del gruppo nato nel 1999 – indossare dei caschi trasparenti autoprodotti e aggirarsi per le strade della capitale tedesca.
Di seguito il video della performance, girato da Marco Barotti, a cui affianchiamo le parole utilizzate dal collettivo per introdurla:
«Il Coronavirus sta cambiando le nostre relazioni interpersonali e influenzando la nostra percezione della realtà.
Questo virus è molto democratico: si diffonde oltre i confini, non ha preferenze di genere, status sociale, culturale o economico.
In questo periodo di isolamento, ci siamo interrogati sui mutamenti nella nostra vita sociale e sugli effetti della deprivazione di contatto fisico.»
iSphere, oltre la performance
La peculiarità di iSphere è che – al di là della performance prodotta dal duo di artisti berlinesi – il progetto è completamente open source, realizzabile in autonomia da chiunque voglia proteggersi in modo creativo. Che siate cultori d’arte o aspiranti astronauti e novelli esploratori spaziali degli spazi urbani, questa è l’idea che fa per voi, come sottolineato dalle istruzioni del casco.
«Dal 27 aprile 2020, è obbligatorio coprire naso e bocca nei mezzi pubblici di Berlino. L’iSphere è un progetto open source che tutti possono produrre, sviluppare e migliorare. Abbiamo unito due semisfere trasparenti e fatto un foro per inserire le nostre teste. L’intera procedura richiede circa 30 minuti e i costi per il materiale si aggirano attorno ai 20€ (fate riferimento al nostro tutorial). Alcuni degli accessori aggiuntivi che possono dare un tocco unico a ogni iSphere sono: un parasole, uno strato specchiato, un microfono integrato, un altoparlante, un ventilatore, o un boccaglio.
Il design iconico è ispirato dai fumetti di fantascienza degli anni ’50 e dalle creazioni dei movimenti utopici degli anni ’60. L’iSphere è un oggetto bizzarro e allo stesso tempo serio che stimola ad approcciarsi diversamente a questa situazione eccezionale.»
È possibile trovare tutte le immagini, il tutorial e le informazioni riguardo il progetto nella sezione dedicata a iSphere sul sito dei Plastique Fantastique, visitabile a questo link.