Messi nello stadio di Maradona
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Messi nello stadio di Maradona: una notte “sacra” per il mondo del calcio

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Messi nello stadio di Maradona. Basterebbe questo, senza scrivere altro. E non chiamatemi eretico, né blasfemo se penso e dico che stasera al San Paolo si verificherà un evento che va ben oltre lo sport, qualcosa di divino.

Il Dio del calcio accoglie suo figlio, cresciuto a sua immagine e somiglianza, nel suo tempio. È un qualcosa di mistico.

Messi nello stadio di Maradona segna un’epoca. Una congiunzione astrale che doveva esserci prima o poi. E poco importa se a vincere sarà il Napoli o il Barcellona. Bisogna gustarsi il momento, apprezzarne il significato.

Ad ogni pallone toccato, ad ogni giocata, ad ogni centimetro di erba calpestato, Messi avrà gli occhi del mondo addosso. Ma quelli che conteranno di più saranno gli occhi dei napoletani. Loro sì che potranno veramente apprezzarne le giocate.

Il sinistro di Diego, o quello di Leo?

Loro hanno visto giocare Diego Armando Maradona, il calciatore più forte di tutti i tempi. Il Dio del calcio che stasera, per novanta minuti, rivivrà nella mente dei suoi tifosi ed in quel sinistro che fa impazzire il popolo blaugrana. Il sinistro, ciò che accomuna i due argentini. Un piede che disegna calcio ed arte. Parabole inimmaginabili ed imprendibili. Un sinistro che fa innamorare e battere il cuore.

Ma, non datemi del matto, quello di Diego Armando Maradona è il “deus ex machina”, non ha paragoni e mai li avrà.  Il sinistro di Maradona è migliore di quello di Messi, che resta comunque un sinistro incantato, per l’amor di Dio. Ma “Maradona è meglio ‘e Pelè”. E poi al San Paolo non può essere altrimenti.

Messi nello stadio di Maradona, solo da avversario. Perché nel calcio di oggi è impossibile immaginare Messi con una maglia diversa da quella del Barcellona. E, se vogliamo, è anche giusto così. Altrimenti rischieremmo di sconsacrare l’arrivo di Messi nello stadio di Maradona. E questo sì che sarebbe blasfemo.

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