Il Ponte Vittorio Emanuele II è l’asse visivo che collega Piazza Navona a Piazza San Pietro , l’ultima tappa del nostro viaggio nella Città Eterna.
Estendendosi su una superficie di 320 metri di lunghezza e 240 metri di larghezza e configurandosi come una delle piazze più belle e più grandi del mondo, Piazza San Pietro è posta a margine del centro storico di Roma e fa parte di Città del Vaticano. La Piazza di San Pietro e la Basilica retrostante occupano una piccola valle posta tra il colle Vaticano e il colle Gianicolo, occupata in epoca classica dal Circo di Nerone, dalla via Cornelia e da un’area cimiteriale ora denominata Necropoli vaticana, dove fu posta, secondo la tradizione, la tomba di san Pietro dopo il martirio nel vicino Circo. Per tale motivo nel IV secolo fu eretta su tale area la grande Basilica Costantiniana. Con tale costruzione venne creata, interrando anche l’area cimiteriale, una vasta spianata chiamata platea Sancti Petri, in parte occupata dalla chiesa, in parte dal quadriportico ed in parte lasciata libera.
Progettata e realizzata da Gian Lorenzo Bernini negli anni 1656 – 1667, allo scopo di dare una degna cornice al tempio più importante del mondo cristiano, Piazza San Pietro si presenta oggi come un’immensa ellissi,nel cui fondo, al di là di un sagrato trapezoidale, prospetta sopraelevata la grande facciata della Basilica Vaticana, sormontata dalla maestosa cupola di Michelangelo.
I due emicicli laterali dell’ellisse, simili a immense braccia (simbolo dell’abbraccio della Chiesa con i fedeli), sono costituiti da imponenti porticati su quadruplice fila di colonne – in tutto 284 colonne e 88 pilastri – che sostengono una trabeazione coronata da 140 statue di Santi.
Al centro dell’emiciclo svetta un altissimo obelisco egiziano, proveniente da Eliopoli, ritrovato nel circo di Nerone, e qui collocato da Domenico Fontana nel 1586; ai suoi lati vi sono due fontane seicentesche. Dall’ obelisco, che è situato perfettamente al centro, partono otto raggi che dividono Piazza San Pietro in otto settori.
A Piazza San Pietro tutto è stato progettato e armonizzato in proporzione alla vera protagonista della scena: la facciata della Basilica. Ad essa converge infatti, esaltandola, la lunga prospettiva, mentre lo spazio si dilata illusionisticamente creando una scenografia dinamica, di grandioso, esaltante effetto.
La stessa vita della piazza è scandita da quella della Basilica: i suoi momenti più intensi sono quelli in cui, nelle solenni cerimonie religiose all’aperto o in avvenimenti particolari della vita del Vaticano, si riempie di folla; solo allora le sue dimensioni, la sua immensità, il gran corteggio delle statue che la vegliano dall’alto, si spogliano di retorica ed enfasi per ritrovare una bellezza solare ed umana.
Katia Ricci