Giorgia Meloni non si è goduta neanche un giorno la vittoria alle regionali della sua creatura politica, sin dal giorno del voto Berlusconi l’ha messa in imbarazzo con Zelensky: emozione che ha toccato l’apice durante la conferenza stampa al termine della visita a Kiev.
Meloni e l’imbarazzo durante la conferenza stampa con Zelensky
Senza dubbi l’appuntamento più importante della settimana è stato il viaggio a Kiev di Giorgia Meloni. Fino a qualche ora prima del suo arrivo in Ucraina lo si dava come l’evento internazionale più importante del mese poi però, l’arrivo di Biden a Kiev, le ha rubato la scena.
Nonostante Biden, Giorgia Meloni è riuscita a consolidare il rapporto con il presidente Zelensky, a promettere il sostegno italiano fino alla sconfitta russa e a fare decisamente una degna figura. Se non fosse per una domanda, arrivata da un giornalista, sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che ha creato l’occasione per una polemica piuttosto spinosa.
È Zelensky a rispondere per primo scagliandosi decisamente contro l’ex presidente del consiglio italiano, e alleato di Meloni, sostenendo come Berlusconi parli in quel modo perchè non ha la casa bombardata e perchè amico di Putin.
A Meloni restava solo di riprendere la solita battuta che il Centrodestra usa quando all’interno della coalizione coesistono tre idee diverse; ha infatti evidenziato come Forza Italia ha sempre votato a favore del sostegno dell’Ucraina e come contino più i fatti delle parole.
La sua mimica però diceva tutt’altro: era fin troppo evidente l’imbarazzo di Meloni che si è vista distruggere in un secondo il lavoro diplomatico fatto. Questo però è Berlusconi in persona: un politico che con le sue dichiarazioni ha più volte sfigurato l’immagine dell’Italia: la differenza positiva questa volta è l’assoluta distanza che stanno prendendo i parlamentari di Forza Italia, benché non lo possano dire apertamente.
Difficile stimare quanto Meloni possa ancora accontentarsi delle giustificazioni feline che le propina il suo vice Tajani. Aver macchiato il bilaterale fra Meloni e Zelensky è un colpo pesante all’immagine internazionale del governo che indubbiamente mette a dura prova i nervi del Presidente del Consiglio.
L’autogoal dei superbonus
Oltre al problema Berlusconi per Meloni c’è un’altra questione da risolvere e questa è davvero urgente. La cancellazione da parte del governo del superbonus edilizio ha gettato le imprese e i cittadini nel caos.
Un provvedimento fatto in fretta e furia che fra l’altro va a colpire proprio l’elettorato di Centrodestra, non si comprende quindi il motivo di così tanta fretta: tanto da non prevedere subito un paracadute per chi ha già investito i soldi.
Meloni e la maggioranza motivano l’abolizione con l’insostenibilità dei bonus per le casse pubbliche. Questo giustificherebbe anche lo schiaffo dato al proprio elettorato: scelta necessaria per salvaguardare i conti.
Si dimentica però tutto il tema ecologico che con il superbonus rappresentava un vantaggio per i privati. Abolendolo l’efficientamento ecologico potrebbe scivolare nell’oblio.