Si fa sempre più intensa la discussione sul prossimo Presidente della Repubblica con Silvio Berlusconi candidato al Quirinale in cerca di cinquanta voti. In parallelo si torna a parlare di Covid con un rialzo di casi e con strani party dove i partecipanti si prefiggono lo scopo di contagiarsi.
Silvio Berlusconi ci crede e strizza l’occhio ai Cinque Stelle: sì al reddito di cittadinanza
Manca poco all’arrivo dei grandi elettori alla Camera dei Deputati per scegliere il successore di Sergio Mattarella il quale, a scanso di equivoci, non perde occasione per far sapere di non essere disponibile a un secondo settennato.
Chi invece sta pensando seriamente al Quirinale e Silvio Berlusconi che ha aperto la caccia ai cinquanta voti che gli mancherebbero per essere eletto alla prima carica dello Stato. E ci sta pensando così tanto che questa settimana Silvio Berlusconi lo ha dimostrato addirittura strizzando l’occhio ai Cinque Stelle. Il Cavaliere si è infatti espresso positivamente sul reddito di cittadinanza: una misura che secondo Silvio Berlusconi contrasterebbe la povertà.
Una giravolta che ha fatto sobbalzare i sismografi della politica. È evidente come Silvio Berlusconi non abbia cambiato idea politica; sta cercando di allargare la sua base di grandi elettori in Parlamento. Grandi elettori fra i quali traballano Giorgia Meloni e Matteo Salvini, molto tentati dal convergere su Mario Draghi così da avvicinare le elezioni politiche.
Potrebbe essere questa intenzione di Lega e Fratelli d’Italia ad avere innescato in Berlusconi l’esigenza di farsi più tenero con i Cinque Stelle i quali però non sembrano abboccare all’esca. Rimane però il fatto che Silvio Berlusconi continui ad essere in lizza per il Quirinale.
La politica continua però a discutere anche su Draghi al Quirinale eventualità su cui rimane da capire l’operatività di questa elezione. Potrebbe essere eletto da Presidente del Consiglio? E se così fosse: si gestirebbe da solo la crisi di governo che seguirebbe? Si dimetterà prima? Quando? E chi potrebbe prendere il suo posto al governo?
Le domande su Mario Draghi al Quirinale rimangono tante nonostante sia la personalità che la politica potrebbe scegliere non facendo sforzi. La decadenza della classe politica che ne seguirebbe è un altro discorso.
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Covid- 19: adesso spuntano i party del contagio
Torniamo a parlare di Covid ma non per discutere del super green pass che dal 6 dicembre entrerà in vigore. In questa settimana si è aggiunta un’altra stranezza: non bastavano i Novax con le loro idee a volte strampalate; si sono aggiunti i Covid party: ritrovi organizzati per contagiarsi e in questo modo raggiungere l’immunità di gregge.
I casi più eclatanti di questa nuova attività si sono registrati in Alto-Adige, proprio nel territorio che si trova a fronteggiare un rialzo maggiore di contagi tanto da mettere a rischio l’indotto natalizio.
Siamo ben oltre la negazione: siamo alla volontà di contagiarsi scientemente perché si crede che così facendo ci si immunizzi senza doversi vaccinare. Una follia che però sta mettendo a dura prova anche il sistema ricettivo Trentino che a poche settimane dal natale non sa se potrà ricevere gli ospiti.