Non sembra attenuarsi lo scontro fra Renzi e Conte: si fa anzi sempre più intenso fra nomine Rai e notizie che attribuiscono a Matteo Renzi la creazione di un sistema per colpire gli avversari fra cui giornalisti di punta de Il Fatto Quotidiano e esponenti del Movimento Cinque Stelle..
Arrivano i nuovi direttori dei TG Rai e Conte sbotta: “non andremo più nei talk Rai”
Niente di nuovo, scoppia la polemica per i nomi che l’amministratore delegato Fuortes ha proposto per la direzione dei TG Rai ratificati poi dal governo. In queste nomine, fatte ancora una volta con il bilancino, è stato escluso il Movimento Cinque Stelle che così non avranno un direttore di riferimento. Su questo Conte è scoppiato annunciando qualcosa che ci riporta ai primi anni del Movimento. Conte dice che gli esponenti del movimento non parteciperanno più a trasmissioni Rai.
Anche su questa polemica, che sta mettendo in subbuglio l’esecutivo in fase di approvazione della manovra finanziaria, lo scontro fra Renzi e Conte trova terreno fertile. È Matteo Renzi a stuzzicare Conte dichiarando come secondo lui l’assenza di Giuseppe Conte nelle trasmissioni Rai farà aumentare gli ascolti. Ironia tagliente del leader di Italia Viva che ne approfitta per dare una stoccata agli avversari nonché alleati nel governo Draghi.
Una battuta quella del senatore Renzi nonostante sia per lui un momento molto delicato dopo le notizie della macchina del fango che lo stesso Renzi, allora segretario del Pd, allestì dopo il referendum del 2016 per colpire gli avversari.
Renzi e la character assassination di Fabrizio Rondolino
Non si direbbe un periodo molto ironico per li senatore Renzi. Adesso spuntano anche carte che testimoniano come Matteo Renzi avrebbe messo in piedi un’organizzazione di character assassination, con tanto di investigatore privato, con il compito di diffondere notizie a d’hoc per colpire avversari politici come esponenti del partito di Conte e alcuni giornalisti fra cui Marco Travaglio e Andrea Scanzi.
Dietro a questa idea ci sarebbe il giornalista Fabrizio Rondolino, famoso all’epoca del referendum costituzionale del 2016 come instancabile sostenitore della linea di Matteo Renzi. Sarebbe proprio Rondolino ad aver consigliato al senatore di equipaggiarsi di questa struttura.
Una notizia sconcertante e imbarazzante che va ben oltre ai rapporti che il senatore Matteo Renzi ha con bin Salman. Infatti la struttura messa in campo da Rondolino fa cadere ogni critica che Matteo Renzi ha riservato in passato al movimento di Conte in relazione alle fake news. Siamo oltre l’immaginazione: progettare una macchina, come sostanzialmente è stata poi la Bestia di Salvini, per screditare gli oppositori fra cui Renzi annovera anche i giornalisti critici con la sua posizione politica, è una tattica perversa che ha poco a che fare con la dialettica democratica. E certamente lo scontro fra Renzi e Conte ne risentirà.
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Una settimana movimentata dunque, che rischia di portare disordine per molto tempo. In un momento oltrettuttonel quale si discute la prossima legge di bilancio e a poco più di un mese dall’elezione del Presidente della Repubblica.