Benvenuti ad un nuovo appuntamento con RecenSara, la rubrica di cinema a base di recensioni che esplora il mondo delle piattaforme streaming alla ricerca di prodotti, vecchi e nuovi, da consigliarvi (o sconsigliarvi).
I protagonisti della recensione di oggi sono i primi due episodi di “Scene da un matrimonio“, miniserie di HBO remake dell’omonima miniserie svedese di Ingmar Bergman.
La serie, in onda ogni lunedì su Sky Atlantic, racconta la storia di Mira e Jonathan, marito e moglie alle prese con delle difficoltà nel matrimonio.
Sicuramente “Scene da un matrimonio” dal punto di vista della trama non brilla per originalità. Senza dover tornare agli anni Settanta di Bergman, basta pensare a “Storia di un matrimonio” di Baumbach di un paio d’anni fa: un’altra coppia sposata alle prese con un’altra crisi matrimoniale. Ovviamente la nuova miniserie di Hagai Levi strizza l’occhio ai giorni nostri cercando di modernizzare la relazione di coppia, andando a ribaltare e mescolare i ruoli all’interno della coppia.
Insomma, nonostante l’attualizzazione della vicenda, “Scene da un matrimonio” dal punto di vista narrativo suona come visto e stravisto. A colpire però ci pensano altri elementi che contribuiscono a rendere la serie un ottimo prodotto, ben studiato e ben confezionato.
Il set in scena
Interessante è innanzitutto la scelta stilistica di rompere l’illusione cinematografica: il vero ciak avviene ancora quando Oscar Isaac e Jessica Chastain, attori protagonisti sul set, si stanno recando sulla scena per il ciak. In questo modo viene data ancora più enfasi ai due attori protagonisti, sottolineandone ulteriormente le immense interpretazioni.
Jessica Chastain e Oscar Isaac
Jessica Chastain e Oscar Isaac sono la ragione principale della riuscita della miniserie. Aiutati sicuramente da una scrittura ben strutturata, Chastain e Isaac dimostrano un immenso talento oltre che una chimica spettacolare. La loro intensità unita ad una regia che predilige i piani sequenza rendono i primi due episodi profondamente emotivi. La vera protagonista è la sofferenza dietro alle crisi matrimoniali.
I dialoghi
L’ultimo elemento di forza di “Scene da un matrimonio” sono i dialoghi con cui la narrazione è portata avanti. L’azione è quasi totalmente assente e a prevalere sono lunghissime scene in cui i due protagonisti parlano e discutono. La lunghezza delle scene non ha sicuramente facilitato nella fase della scrittura e i dialoghi si avvicinano ad una versione drammaturgica del flusso di coscienza. Ne risultano però scene emotivamente devastanti, lunghe ma paradossalmente non lente, che risucchiano lo spettatore nella storia.
Un esercizio di stile
“Scene da un matrimonio” è un bellissimo esercizio di stile per regista, attori e sceneggiatori. Non puntando sull’originalità riesce comunque a raccontare in una nuova forma niente male una storia trita e ritrita. A prevalere però è ovviamente il fattore emotivo.
VOTO: 3,5
Come sempre RecenSara torna fa una settimana. Alla prossima!