Quale mascherina scegliere a seconda della categoria e del contesto, quante tipologie di mascherine esistono, quale ci protegge veramente? Cosa significa che una mascherina è certificata? Tutto ciò che c’è da sapere nella guida di Iononcicasco.it
Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla vendita smoderata di mascherine di ogni tipologia e colore, ma quali mascherine ci proteggono veramente dal virus?
È indispensabile imparare a riconoscere le mascherine certificate e a distinguere le diverse tipologie in commercio.
Facciamo chiarezza quindi sulle capacità protettive delle varie tipologie di mascherine e sulla scelta in base al contesto in cui va indossata.
Come riconoscere se una mascherina è certificata?
Ebbene, le mascherine sicure sono esclusivamente quelle certificate per uso sanitario. Una mascherina per essere dichiarata presidio medico ed essere dunque certificata deve rispettare una serie di standard tecnici e di sicurezza fissati a livello europeo ed internazionale. Ogni mascherina, infatti, viene sottoposta a test di controllo al fine di verificare l’esistenza di una serie di requisiti minimi prima di essere messa in commercio.
Come faccio a capire se la mascherina che ho acquistato mi protegge veramente? Come controllo se è certificata?
STEP 1
Prima di tutto bisogna assicurarci che la mascherina che stiamo acquistando sia completamente sigillata, contenuta dunque in un involucro protettivo, se così non fosse sarebbe esposta ad ogni tipo di contaminazione. Generalmente sono contenute in bustine trasparenti completamente sigillate. Le mascherine chirurgiche certificate sono dispositivi medici e devono avere il marchio C E. Le mascherine FFP2 e le FFP3 sono invece dispositivi individuali di protezione, anch’esse recano il marchio C E.
Se la mascherina o il dispositivo di protezione sono venduti senza alcun tipo di protezione, oppure la bustina protettiva è forata, ovviamente non acquistate il prodotto!
STEP 2
Successivamente possiamo verificare la qualità del prodotto facendo riferimento ad alcune indicazioni presenti sul prodotto stesso. Relativamente ai dispositivi di protezione individuale è indispensabile che sia rinvenuta prima di tutto l’indicazione della tipologia di appartenenza e quindi FFP1 O FFP2. Accanto a tale indicazione potremo trovare la dicitura NR (non riutilizzabile) oppure la dicitura R (riutilizzabile).
In secondo luogo l’indicazione della normativa europea EN 149. In terzo luogo l’indicazione del marchio C E, seguito da un numero che rappresenta l’ente certificante che ha testato il dispositivo.
Quale mascherina scegliere a seconda della categoria?
La capacità protettiva offerta delle mascherine varia a seconda della tipologia. Tuttavia, la scelta della mascherina non deve limitarsi alla valutazione della capacità protettiva, ma tenere conto dell’impiego che di essa se ne fa.
Le mascherine chirurgiche, servono a bloccare la propagazione delle goccioline emesse per via orale attraverso un colpo di tosse, uno starnuto o semplicemente parlando. Esse non hanno funzione filtrante in fase inspiratori. Questo significa che non proteggono dal virus chi le indossa.
In sintesi se indossi una mascherina chirurgica proteggi gli altri da te stesso ma non ti proteggi dagli altri.
Se tutti indossassero la mascherina chirurgica, si creerebbe la situazione ottimale del “tutti proteggono tutti”, arginando, così, la catena del contagio.
Mascherine FFP2 e FFP3 senza valvola, permettono di bloccare la dispersione del virus sia in fase inspiratoria che in quella espiratoria, cioè sia in entrata che in uscita. Questo significa che questo tipo di mascherine protegge sia chi la indossa che gli altri. A differenza delle mascherine chirurgiche, le ffp2 e le ffp3 aderiscono al viso risultando più sicure. Le FFP2 hanno una capacità filtrante del 94 percento. Le FFP3 invece proteggono fino al 99 percento.
Le mascherine FFP2 e FFP3 con la valvola, impediscono l’ingresso del virus ma non ne bloccano la fuoriuscita, proprio a causa della valvola, per questo motivo esse proteggono solo l’utilizzatore e non gli altri. Tali mascherine devono essere utilizzate solo dagli operatori sanitari e dal personale medico che lavora a stretto contatto con pazienti COVID.
Queste mascherine sono dispositivi di protezione individuale ad alta protezione e dovrebbero essere lasciate al personale del settore sanitario esposto in prima linea al rischio di contrarre il virus, specie se consideriamo le difficoltà concrete esistenti in questo periodo per il loro reperimento.
Se puoi evita di acquistare questo tipo di dispositivo che è indicato per medici ed infermieri impegnati a salvare le vite umane. Se sei in possesso di una mascherina di questo tipo e vuoi utilizzarla è indispensabile che indossi una mascherina chirurgica sopra a quella con la valvola, in modo da offrire protezione anche a chi ti sta intorno. Eccoti spiegato perché l’altro giorno in ospedale il medico ti ha fatto indossare la mascherina chirurgica nonostante avessi già quella con la valvola.
Come indossare correttamente la mascherina
Non dimentichiamoci però che se non viene indossata correttamente, la mascherina può essere veicolo di trasmissione inconsapevole del contagio in quanto la parte esterna della mascherina potrebbe essere contaminata.
Prima di indossare la mascherina è necessario lavarsi bene le mani con acqua e sapone oppure disinfettarle con una soluzione alcolica.
Indossare la mascherina toccandola dagli elastici
Sia quando va indossata che quando va tolta, la mascherina non deve essere toccata se non dagli elastici o dai laccetti laterali. Affinché la protezione possa dirsi efficace, è essenziale che vengano coperti sia il naso che la bocca. Ricordiamo infine che una volta tolta la mascherina bisogna disinfettare le mani e riporla nel sacchetto dell’indifferenziato.
Va, infine, ricordato che non esiste una mascherina capace di proteggerci al 100% dal coronavirus, per questa ragione è sempre necessario osservare le norme igieniche (lavarsi spesso le mani, non toccarsi naso, occhi e bocca con le mani) e quelle di distanziamento sociale.