Fra meno di due settimane ci lasceremo alle spalle il 2019. È arrivato il momento di fare un bilancio. E anche per il cinema è ora di tirare le somme. Il 2019 è stato sicuramente un anno ricchissimo, ma quali sono stati i migliori film? La classifica che andrete a leggere tiene conto di due fattori: il contributo al cinema in quanto arte e il successo riscontrato tra il pubblico, in particolare quello italiano.
Ecco la top 10 2019 di Borderlain!
10 – Avengers: Endgame (Anthony e Joe Russo)
I cinecomic, quelli Marvel in particolar modo, sono ormai da più di dieci anni campioni di incassi. Il capitolo finale degli Avengers, conclusione della fase tre del Marvel Cinematic Universe, ha battuto ogni record. È attualmente il film che ha incassato di più nella storia. Nonostante le polemiche iniziate con le dichiarazioni di Scorsese, Avengers: Endgame rimane un film ben realizzato, che ha saputo rispettare il suo compito principale: intrattenere.
9 – Pinocchio (Matteo Garrone)
Il film, tratto dalle avventura narrate da Carlo Collodi, uscito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre, è già destinato ad entrare nel cuore del pubblico. Dopo Gomorra e Dogman, Garrone riprende in mano una delle storie più amate dal pubblico italiano e con questo film punta in alto. Con un cast d’eccezione, Garrone racconta la famosa storia del burattino, rimanendo molto fedele al romanzo attraverso atmosfere grottesche e gotiche, che molte altre versioni passate avevano attenuato.
8 – Suspiria (Luca Guadagnino)
Con questo film Guadagnino dimostra che si può essere originali anche quando si sta realizzando un remake. Ispirato al capolavoro di Dario Argento, Suspiria in un certo senso tradisce l’opera di Argento, distaccandosi sia per quanto riguarda la trama sia per quanto riguarda le tematiche approfondite. Il tipico orrore incalzante di Argento è sostituito da un andamento generale molto più lento. Con Suspiria Guadagnino dimostra di essere un esteta. Il film raggiunge la perfezione nelle scene di danza, dove tutto è costruito alla perfezione. L’interpretazione di Tilda Swinton è eccezionale, contribuendo a rendere il lungometraggio di Guadagnino un film da vedere, assolutamente.
7 – Martin Eden (Pietro Marcello)
Martin Eden è il primo vero film di finzione di Marcello. Senza abbandonare la sua volontà di inserire immagini d’archivio, mette in scena un Martin Eden diverso da quello raccontato da Jack London. Un Martin Eden italiano che percorre tutto il secolo breve, tra rivoluzioni sociali e guerre. L’interpretazione di Luca Marinelli è perfetta e la regia di Marcello contribuisce a valorizzarla.
6 – Il traditore (Marco Bellocchio)
Il film di Bellocchio è appena stato ufficialmente escluso dalla lista delle possibili nomination agli Oscar, ma i riconoscimenti non sono certo mancati. Il film, con protagonista Pierfrancesco Favino, racconta la storia di Tommaso Buscetta, mafioso membro di Cosa Nostra, divenuto successivamente collaboratore di giustizia. Il lavoro di Favino è impeccabile: è entrato perfettamente nel personaggio, senza rendere la somiglianza macchiettista. Bellocchio partendo dalla figura di Buscetta e dal suo sostenere di non essere un traditore, in quanto sono stati gli stessi membri di Cosa Nostra a tradire i loro ideali, racconta la mafia e gli uomini di quel mondo. Lo spettatore è tentato a simpatizzare con Buscetta: solo le sue crudeli azioni ristabiliscono la distinzione tra bene e male.
5 – Storia di un matrimonio (Noah Baumbach)
Prodotto da Netflix e presentato a Venezia, il film racconta il divorzio in modo neutrale e umano, senza giudicare né schierarsi. Scarlett Johansson e Adam Driver sono i perfetti protagonisti del racconto di Baumbach: intensi ed espressivi riescono a emozionare e commuovere, dando la possibilità allo spettatore di potersi immedesimare ed entrare nella storia.
4 – Parasite (Bong Joon-ho)
Papabile vincitore del premio Oscar come miglior film straniero, Parasite è la rivelazione dell’anno. Il regista sud-coreano mette in scena le vicende intrecciate di due famiglie, appartenenti a due classi sociali differenti. Da un lato c’è la sopravvivenza della famiglia proletaria, disposta a tutto pur di colmare la distanza che li separa dal condurre una vita agiata, dall’altro c’è la superficialità della famiglia alto-borghese, che con atteggiamenti raffinati e gentili nasconde egoismo a tratti inconscio che impedisce di accorgersi del resto del mondo. Il film tocca più generi e con un ritmo incalzante trasporta lo spettatore verso una conclusione del tutto inaspettata.
3 – C’era una volta a… Hollywood (Quentin Tarantino)
Probabilmente il film meno tarantiniano che il regista abbia mai realizzato, ma allo stesso tempo contenitore di tutto ciò che lui ama del cinema. Il nono lungometraggio di Tarantino, a lungo atteso, ha diviso i suoi fan più affezionati. Con un cast stellare, il regista mette in scena il suo amore per il cinema. Sullo sfondo le vicende legate alla Manson Family, in primo piano la Hollywood alla fine degli anni Sessanta, in piena rivoluzione. Con un po’ di malinconia, Tarantino sfrutta il potere del cinema per riscrivere la storia e concluderla come ognuno di noi avrebbe desiderato.
2 – Joker (Todd Philips)
Un altro cinecomic, anche se sembra tutt’altro. Todd Philips utilizza la figura di Joker, uno dei cattivi più spietati dei fumetti, per avviare una riflessione, difficile e profonda, sulle ragioni e le cause che spingono un uomo ad abbracciare il male. Joaquin Phoenix accetta e supera la sfida, senza temere il confronto con i Joker di Nicholson e Ledger. Il suo Joker è un uomo solo, ignorato dal resto del mondo perché incapace di nascondere il suo disagio interiore, vittima di se stesso e di una società indifferente.
1 – The Irishman (Martin Scorsese)
Al primo posto c’è il ritorno in grande stile di Scorsese con un gangster movie realizzato in maniera perfetta, anche questo prodotto da Netflix. In tre ore e mezza il film ripercorre cinquant’anni di storia americana attraverso la vita di Frank Sheeran, sindacalista e mafioso statunitense. Scorsese racconta con un velo di malinconia una storia che parla di amicizia, di famiglia, di mafia e di tradimento. Il cast è la ciliegina sulla torta: Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, ringiovaniti e invecchiati grazie agli effetti speciali, sono superbi. Il film è una vera e propria lezione di cinema e Scorsese dimostra, ancora una volta, di essere uno dei migliori.
Questa era la nostra top 10 dei film del 2019. Ora tocca a voi! Fateci sapere se siete d’accordo e qual è la vostra top 10.